«A conti fatti il parcheggio sotterraneo di piazza Ghiberti era meglio non farlo». E' quanto sostiene il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Il cantiere per la sua realizzazione è aperto da due anni - ha ricordato Toccafondi - si prevedevano tempi celeri anche perché nella zona vivono centinaia di residenti. A fine 2002, però, i lavori sono stati bloccati per inquinamento acustico e già allora in molti si sono chiesti per quale motivo in una zona come quella la ditta non avesse avuto l'accortezza di effettuare, prima dell'apertura del cantiere, rilievi acustici.
Lo scavo riprese solo dopo che Asl e Arpat concessero una deroga ai limiti del rumore sulla base di un preciso progetto. Successivamente è iniziata la procedura di esproprio degli edifici al centro di piazza Ghiberti e la successiva loro demolizione sembra imminente. L'operazione dovrebbe infatti avvenire entro metà luglio con il conseguente lavoro di escavazione e i continui disagi». «Una storia emblematica - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - anche perché alle sofferenze e ai disagi richiesti ai residenti e ai commercianti della zona, nonché ai fiorentini che devono sopportare lunghe code in auto, si somma quella che sembra una beffa.
Dai posti auto previsti dal progetto iniziale, causa nuovi rilievi idrogeoligici, i posti auto effettivamente realizzati dovrebbero essere circa la metà. Pertanto dopo circa tre, quattro o chissà quanti anni di lavoro, molti disagi, cantieri aperti, bloccati, ripresi, ci troveremo un parcheggio sotterraneo, caro come altri parcheggi, e per tutto questo al massimo verrà consegnata alla città una nuova piazza, che gli assessori competenti sono sicuro pubblicizzeranno come nuovo spazio a disposizione di Firenze.
A conti fatti il gioco non valeva la candela». (fn)
