Firenze si candida per sperimentare la Società della Salute

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2003 20:06
Firenze si candida per sperimentare la Società della Salute

Firenze si propone come città in cui sperimentare la Società della salute. L'annuncio della candidatura ufficiale arriva dall'assessore alle politiche socio-sanitarie Graziano Cioni che questa mattina, insieme al direttore generale dell'Azienda sanitaria fiorentina Paolo Menichetti, ha illustrato i prossimi passi per arrivare alla sperimentazione concreta. La Società della Salute è stata proposta dal Piano sanitario regionale 2002-2004 e il consiglio comunale di Firenze ha approvato, a febbraio dell'anno scorso, una mozione per la sperimentazione.

In attesa dell'approvazione degli indirizzi da parte della Regione, Comune e Asl hanno lavorato a una bozza di candidatura. E, adesso che la giunta regionale ha approvato la delibera con le linee guida (il via libera del consiglio regionale dovrebbe arrivare entro metà luglio), è iniziato un primo percorso di consultazioni informali con i soggetti coinvolti a diverso titolo nella Società della Salute, dai sindacati al terzo settore fino dagli operatori . "Si tratta di una bozza aperta a proposte e suggerimenti - spiega l'assessore Cioni - e con questo ciclo di incontri informativi, che si concluderà il 17 giugno con un forum dei vari soggetti, cerchiamo proprio di raccogliere i contributi di tutti.

Un progetto come questo può avere successo solo se è condiviso". La fase successiva, più formale, prenderà il via dopo che il consiglio regionale avrà approvato la delibera con le linee guida. Il Comune presenterà la proposta di candidatura e su questa si avvierà una consultazione formale di tutti i soggetti coinvolti nella Società della Salute che saranno chiamati a una partecipazione diretta. Ma cosa significa sperimentare la Società della Salute? In primo luogo compiere uno sforzo ulteriore nella direzione di una maggiore unificazione dei percorsi sociali e sanitari.

"Con la Società della Salute potremo rispondere alla esigenza di risposte integrate ai bisogni della popolazione che ormai si presentano in gran parte come bisogni sociosanitari - aggiunge l'assessore Cioni - dando vita a un unico soggetto erogatore dei servizi, un unico governo unitario della risposta". La Società della Salute poi, attraverso i piani integrati, potrà intervenire in quegli ambiti che, pur determinando la salute di una persona, non sono strettamente legati al settore sanitario come gli stili di vita, l'ambiente, l'inquinamento e via dicendo.

La Società della Salute lavorerà per obiettivi coinvolgeranno di tutti i soggetti che hanno voce in capitolo sui vari aspetti. Per quanto riguarda i cittadino, la Società della Salute si tradurrà in un miglioramento dei servizi sia a livello di liste di attesa, con la creazione di sportelli unici a cui rivolgersi per accedere ai servizi sanitari, sia per i percorsi integrati fra territorio e ospedali per garantire dismissioni seguite dai servizi del territorio. "Lavoreremo per integrare i servizi, gli sportelli, semplificare i percorsi e dare le risposte adeguate - dichiara l'assessore Cioni -.

E per raggiungere questi obiettivi diventa importante il ruolo del Comune, che conosce di più i problemi e i bisogni dei cittadini". In concreto la Società della salute nascerà come consorzio pubblico a cui verranno conferite tutte le attività sociali del Comune e dei Quartieri e tutte le attività sanitarie territoriali dell'Azienda sanitaria locale. Le strutture e i servizi rimarranno sul territorio ma risponderanno alla Società della Salute che sarà organizzata, secondo la proposta presentata oggi, in un organo di governo (sindaco, assessori, presidenti dei quartieri, direttore generale e rappresentanti Asl), in un esecutivo presieduto dal sindaco o dal suo delegato e composto dal direttore generale Asl e da un presidente di quartiere a turno.

Per quanto riguarda i tempi, l'assessore Cioni e il direttore dell'Asl Menichetti annunciano che si tratterà di un processo graduale e che i primi settori in cui verrà sperimentata saranno quelli prioritari degli anziani e dei disabili.

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