Approvato l'atto di indirizzo per le Società della salute

Redazione Nove da Firenze
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21 maggio 2003 19:57
Approvato l'atto di indirizzo per le Società della salute

FIRENZE- La Giunta regionale ha approvato l'atto di indirizzo per l'avvio della sperimentazione delle Società della salute (Sds), così come previsto dal Piano sanitario regionale. Avranno la forma giuridica dei consorzi pubblici. I loro obiettivi sono l'integrazione del sistema sanitario con quello socio assistenziale e il controllo dell'impiego delle risorse attraverso il governo della domanda e la promozione dell'appropriatezza dei consumi. Il modello organizzativo prevede il coinvolgimento delle comunità locali con compiti di indirizzo, programmazione e governo dei servizi territoriali, la realizzazione di piani integrati di salute finalizzati al miglioramento della qualità ambientale e alla promozione del benessere dei cittadini.

Le Società della salute inizialmente avranno compiti di governo e orientamento della domanda e solo successivamente funzioni di gestione diretta dei servizi e delle attività socio sanitarie. Entro tre mesi i sindaci, purché rappresentino almeno l'80% della popolazione delle zone interessate, e le Asl potranno presentare i progetti di sperimentazione.
Gli organi delle Sds saranno la Giunta, composta dai sindaci o assessori delegati e dal direttore generale della Asl, che avrà il compito di approvare i bilanci, nominare il direttore, approvare i contratti di servizio, gli indirizzi e i piani integrati di salute; il presidente, scelto tra i rappresentanti dei comuni; il direttore; il collegio dei revisori dei conti.

E' prevista la costituzione di una Consulta del terzo settore, che raggruppa le organizzazioni del volontariato presenti sul territorio, e del Comitato di partecipazione, composto dai rappresentanti della comunità locale e dell'utenza. Il budget delle Sds è costituito dalle risorse conferite dagli enti associati. La Regione integrerà questa cifra, stimata in circa 516 euro all'anno per cittadino, con un finanziamento che tenga conto dei costi iniziali di funzionamento. Tutti gli atti di indirizzo delle Sds saranno soggetti alla concertazione con le organizzazioni sindacali confederali.
"Con questo atto - è il commento dell'assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi - assegniamo un ruolo più forte alle comunità locali nella gestione del sociale e stabiliamo che sia accresciuto il ruolo dei comuni nel governo della parte non ospedaliera dell'assistenza territoriale.

Rafforzeremo anche l'integrazione tra ospedale e territorio".
L'assessore ha detto poi che si augura un rapido esame da parte della Commissione sanità e l'approvazione del Consiglio Regionale entro l'estate, così da lasciare spazio alla presentazione dei progetti e all'avvio della sperimentazione.

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