Bretella di Firenzuola: bocciato il progetto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2003 19:50
Bretella di Firenzuola: bocciato il progetto

FIRENZE- L'annuncio di Società Autostrade di un progetto di tracciato alternativo che produca meno impatti sull'acquifero dell'Acqua Panna, in relazione ai lavori per la galleria Poggione per la variante di valico, è da considerarsi ancora una indicazione generica, "il cui effettivo significato non è stato ad oggi valutato in nessuna sede tecnica o politica". E' quanto ricorda l'assessore all'ambiente Tommaso Franci, in relazione alla lettera con cui la Società Autostrade preannuncia alla Regione l'invio dello studio idrogeologico per la galleria Poggione della bretella di Firenzuola.

La lettera, ricorda l'assessore, si conclude con le seguenti considerazioni: "Lo studio ha messo in evidenza come le strutture geologiche più importanti sono caratterizzate da permeabilità e potenza tali che se intercettate dalla galleria ubicata secondo il tracciato approvato del 1992, indurrebbero portate drenanti variabili da 145 a 900 litri al secondo, che innescherebbero un rapido depauperamento dell'acquifero della concessione Acqua Panna. In base a quanto richiesto con la delibera del Consiglio dei Ministri stiamo pertanto predisponendo il progetto definitivo di un tracciato alternativo che impatti sull'acquifero Panna in minor misura e consenta di mantenere gli standard di sicurezza e di tempi di percorrenza richiesti dalla stessa.

L'invio di detta progettazione è prevista per il prossimo 15 luglio". Lo studio per la galleria Poggione era previsto dalla prescrizione proposta dalla Regione "impatti previsti sulle risorse idriche" del pronunciamento di compatibilità ambientale per la variante di valico che prevedeva "uno studio geologico e idrogeologico approfondito volto alla verifica dei potenziali effetti indotti dallo scavo della galleria Poggione, sia sull'acquifero minerale in concessione denominato Acqua Panna, sia sul bilancio idrogeologico del bacino del fiume Santerno, studio che arrivi alla modellazione numerica del flusso idraulico sotterraneo.

In assenza di detti approfondimenti, non esistono le condizioni perché la realizzazione dell'opera avvenga in presenza delle necessarie conoscenze e garanzie circa gli effetti sugli acquiferi e della valutazione sulla compatibilità dell'opera con la tutela degli acquiferi stessi".
"E' il caso di sottolineare alcuni elementi che provengono dall'esperienza degli scavi dell'Alta Velocità - ricorda Franci - Esperienza dalla quale emerge che non esistono soluzioni per evitare il drenaggio di falde acquifere significative e che quindi 'la minor misura dell'impatto' sull'acquifero Panna, di cui si parla nella lettera della Società Autostrade, è una indicazione generica il cui effettivo significato non è stato ad oggi valutato in nessuna sede tecnica né politica".

A questo proposito, ricorda ancora l'assessore, vale la pena di ricordare che rimane insoluto il problema del cosiddetto Osservatorio Ambientale e del suo status.
In queste condizioni le valutazioni di carattere ambientale, anche sul nuovo progetto, dovranno essere svolte dagli organi ordinariamente competenti con le procedure normalmente previste in questi casi.

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