Il Sindaco di Empoli, Vittorio Bugli revoca la delega di vicesindaco a Massimo Marconcini per le dichiarazioni rilasciate al Convegno su Cuba il 26 aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2003 16:16
Il Sindaco di Empoli, Vittorio Bugli revoca la delega di vicesindaco a Massimo Marconcini per le dichiarazioni rilasciate al Convegno su Cuba il 26 aprile

A seguito delle dichiarazioni rilasciate da Massimo Marconcini in occasione di un Convegno su Cuba il 26 aprile scorso e delle conseguenze prodotte, il Sindaco di Empoli, Vittorio Bugli, ha comunicato oggi a Marconcini la revoca della delega di vicesindaco, confermandogli nel contempo le deleghe in qualità di assessore.
"Sulla questione dei diritti civili in generale e della pena di morte in particolare - spiega Vittorio Bugli - la storia di Empoli e l'azione istituzionale svolta dal Comune negli ultimi anni, non consentono di far passare un'immagine che ammetta ambiguità.

Il lavoro di presenza costante sulle questioni dei diritti umani, sulle iniziative sui temi della globalizzazione, i progetti educativi intrapresi con i giovani contro la pena di morte e per l'affermazione dei diritti universali in tutti i paesi del mondo sono uno dei patrimoni più preziosi della nostra città e impongono un orientamento lineare e intransigente, senza dubbi e senza eccezioni. Chi ricopre la seconda carica del Comune non può esimersi dal rispettarlo".
"Non averlo fatto - prosegue Bugli - ha prodotto un'incrinatura che porta come unica conseguenza possibile la revoca del ruolo di rappresentante diretto del Sindaco.

La nostra posizione su Cuba, con cui intratteniamo da sempre rapporti di amicizia, è stata chiara sin dal primo momento: decisa condanna per le recenti esecuzioni di tre cittadini cubani, richiesta di liberazione dei prigionieri politici e di commutazione di tutte le condanne a morte. Nello stesso tempo, abbiamo deciso di continuare e rafforzare i rapporti di cooperazione con il popolo cubano. Questa vicenda non cancella l'apprezzamento per il lavoro svolto da Marconcini in qualità di assessore, lavoro che occorre proseguire e rafforzare nell'interesse dell'Amministrazione e della città".
La delega a rappresentare il Sindaco in qualità di vicesindaco passa a Rossella Pettinati.

«Il ricorso alla pena di morte è comunque e sempre ingiustificabile, è ingiustificabile anche nei casi estremi della guerra o di un tentativo, operato dall'esterno di strangolamento economico e politico».

E' quanto scrive la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri in una risoluzione di "sostegno all'azione del presidente della repubblica Fidel Castro per condurre il popolo di Cuba a nuovi traguardi di democrazia". Nel documento la Sgherri invita il sindaco a "esprimere direttamente, in tutte le forme e le sedi possibili la netta opposizione del Comune alla pena di morte a Cuba, come in un qualsiasi altro paese ove essa è prevista", "a proseguire nell'impegno per far aderire il maggior numero di paesi alla moratoria internazionale, Cuba compresa", "a chiedere che siano rispettati i diritti umani in tutta l'isola di Cuba, sia attraverso la richiesta di rilascio dei condannati per reati politici e di opinione, sia attraverso la richiesta di chiusura del carcere lager della base USA di Guantanamo", "ad assumere tutte le iniziative necessarie per la revoca dell'embargo economico statunitense a Cuba e per la promozione di eque relazioni economiche e commerciali tra Italia e Cuba, respingendo i tentativi di condizionare gli scambi economici con disposizioni unilaterali.

"I principi della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - prosegue la capogruppo di Rifondazione - devono rappresentare l'architrave sul quale ogni società deve fondare le proprie fondamenta. Tali principi continuano ad essere conculcati da un sistema economico internazionale profondamente iniquo nel quale una ristretta minoranza di persone detiene nelle proprie mani private immense risorse e ricchezze, mentre la grande maggioranza dell'umanità è costretta a sopravvivere nell'indigenza, subendo l'espropriazione delle proprie risorse naturali e lo sfruttamento di uomini, donne e bambini.

I piani di aggiustamento strutturale della Banca Mondiale, i progetti di "risanamento" del Fondo Monetario Internazionale, la progressiva cancellazione da parte dei round del WTO delle norme e delle leggi internazionali a protezione dell'ambiente, dei lavoratori, delle donne e dell'infanzia, costringono molti governi a smantellare ogni economia di sussistenza, con gravi conseguenze umane ed ambientali per interi popoli e territori. Contro tale sistema economico, stanno crescendo in tutto il pianeta vari movimenti sociali per costruire un futuro di dignità, libertà e giustizia per l'intera umanità".

"I successi ottenuti da Cuba contro la mortalità infantile, l'analfabetismo, le malattie e la fame, nonostante un embargo illegale proclamato dagli Usa - ha concluso la Sgherri - non possono servire a giustificare il ricorso alla repressione del dissenso interno, agli arresti arbitrari, ai processi politici ed alla negazione della libertà di stampa e di parola. Il ricorso alla pena di morte è comunque e sempre ingiustificabile e la sua cancellazione dagli ordinamenti giuridici dei singoli stati rappresenta una conquista di civiltà fondamentale, alla quale non si può derogare neanche nei casi estremi della guerra o di un tentativo, operato dall'esterno, di strangolamento economico/politico.

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Una mozione che invita il sindaco «ad assumere iniziative per esprimere una netta condanna nei confronti dell'atteggiamento repressivo e violento del regime cubano» è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Raimondo Portanova. «Nonostante gli appelli delle diverse associazioni internazionali che operano in difesa diritti umani - scrive Portanova - il regime comunista a Cuba continua ad operare azioni violente mirate a reprimere ogni forma di libertà di espressione come testimonia l'arresto compiuto nei giorni scorsi di 80 oppositori politici accusati di reati d'opinione e condannati complessivamente a 1.454 anni di carcere.

Il 2 aprile scorso le autorità di Cuba hanno poi condannato a morte tre dissidenti che avevano tentato di rifugiarsi negli Stati Uniti. Inoltre il governo cubano ha negato l'ingresso nel paese di un rappresentante della commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite». Portanova invita il sindaco «a sospendere qualsiasi programma di sostegno e contributo nei confronti di Cuba qualora vengano confermati i provvedimenti di carcerazione assunti nei confronti di dissidenti politici e si prosegua nelle esecuzioni capitali», «a promuovere presso gli organismi internazionali competenti una costante ed attenta attività di controllo nei confronti delle eventuali violazioni dei fondamentali diritti umani» e, infine, «a riferire in consiglio comunale sugli interventi che intende assumere per esprimere la netta condanna del gravissimo atteggiamento repressivo e violento perpetrato dal regime castrista».

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