Piu' controlli per l'installazione delle antenne per la telefonia mobile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2003 15:37
Piu' controlli per l'installazione delle antenne per la telefonia mobile

Un maggior controllo delle Dia (dichiarazioni di inizio attività) presentate per l'installazione delle antenne per la telefonia mobile. L'annuncio arriva dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi. "Abbiamo previsto un esame puntuale di tutte le Dia riguardanti le antenne per la telefonia mobile a fronte di una verifica a campione come accade per le altre dichiarazioni di inizio attività. E' un modo per approfondire il più possibile i controlli prima di rilasciare il via libera anche se - continua l'assessore Biagi - l'introduzione del Decreto Gasparri ha di fatto liberalizzato il settore soprattutto per quanto riguarda i limiti di emissione".

Prima infatti, per installare una nuova antenna era necessaria un'autorizzazione che veniva rilasciata dopo l'esame in sede di commissione edilizia previo parere dell'Arpat. Adesso invece basta una semplice Dia, ovvero è sufficiente che il gestore presenti una dichiarazione con cui annuncia l'inizio dei lavori. "Ma proprio per la delicatezza della questione - aggiunge l'assessore Biagi - abbiamo deciso di intensificare i controlli su queste Dia: invece di verificare un campione come accade per le altre dichiarazioni di inizio attività, nel caso delle antenne della telefonia cellulare verificheremo una per una tutte le Dia".

L'assessore Biagi ricorda che l'Amministrazione comunale, in ottemperanza alla legge regionale in materia di elettrosmog, aveva classificato l'intero territorio comunale come area sensibile. Questo si sarebbe tradotto in uno stop alle installazioni per le antenne di telefonia mobile che non rispettavano la legge regionale: ovvero emissioni non superiori a 3 volt/metro al momento delle attivazione con l'obbligo di scendere a 0,5 volt/metro entro tre anni. Invece l'approvazione del Decreto Gasparri di fatto ha annullato la legge regionale riportando i limiti di emissioni a 6 volt/metro.

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