Domani, 12 Aprile,in tutta Italia il giorno di mobilitazione contro la Esso
Lunedì 14 Convegno sui No Global promosso da Alleanza Nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2003 13:49
Domani, 12 Aprile,in tutta Italia il giorno di mobilitazione contro la Esso<BR>Lunedì 14 Convegno sui No Global promosso da Alleanza Nazionale

Centinaia di volontari delle 5 associazioni promotrici della campagna "Stop Esso War" (Greenpeace, Rete Lilliput, Bilanci di Giustizia, Botteghe del Mondo e Centro Nuovo Modello di Sviluppo) si ritroveranno in 30 città, in oltre 100 distributori in tutta Italia, per informare i gestori ed il pubblico sulla campagna e i motivi per non fare più rifornimento alla Esso.
A Firenze cittadini e volontari di Greenpeace, Rete di Lilliput, Verdi, Emergency, Operatori per la pace, Donne in nero, Ds Isolotto, presidieranno per tutto il giorno 7 stazioni di servizio Esso: verranno distribuiti volantini e adesivi che invitano gli automobilisti a non essere più clienti Esso.

A Bologna e Milano gli attivisti saranno mascherati da tigre, a Vicenza verranno bloccati tutti e 12 gli impianti della Esso. A Brescia ci sarà un carro armato di carta che proverà a fare rifornimento alla Esso, a Modena una "tigre" andrà in bicicletta per la città con la scritta "Stop Esso".
Sarà una manifestazione pacifica, che vuole inviare alla multinazionale un messaggio forte di dissenso verso la sua politica, che ha contribuito all'uscita degli USA dal Protocollo di Kyoto e che la lega al terribile conflitto in Iraq.
"Oltre a chiedere ai consumatori di non rifornirsi più alla Esso, chiediamo alle amministrazioni locali di non rinnovare le forniture di gasolio da riscaldamento e di carburante per i mezzi garantite dalla multinazionale americana" afferma Ascanio Vitale, coordinatore della campagna "Stop Esso War".
La Esso (Exxon-Mobil) è stata uno dei cinque maggiori acquirenti statunitensi e raffinatori di greggio iracheno nel 2001, ma ha fermato ogni acquisto nella primavera 2002, quando l'Iraq impose una sovrattassa illegale per le esportazioni petrolifere.

Quando essa fu progressivamente ridotta fino all'azzeramento, le quote di acquisto della Exxon-Mobil ripresero a salire - da 70,000 barili/giorno in luglio a più di 200,000 b/g nel settembre 2002.
"A settembre 2001 l'amministrazione Bush ha previsto, nel piano energetico nazionale, una crescita dei consumi di petrolio del 60% nel 2020" - afferma Ascanio Vitale - "il controllo delle riserve di petrolio dell'Iraq è quindi strategico per garantire le forniture agli Usa per i prossimi anni".
Il controllo del petrolio iracheno, secondo bacino mondiale dopo l'Arabia Saudita, darebbe agli USA la possibilità di ridimensionare l'influenza saudita sulle politiche petrolifere, indebolendo l'OPEC e dando a Washington maggior peso sul mercato petrolifero mondiale.

Lunedì 14 aprile, alle ore 17, presso la sala Est-Ovest della Provincia di Firenze, in via de’ Ginori 12, avrà luogo un dibattito sul tema “Global e no global”.

Sono previsti interventi di Alessandro Giorgetti, vicepresidente del Consiglio Provinciale, Riccardo Migliori, deputato al Parlamento, Enrico Nistri, capogruppo di AN in Provincia, Pucci Cipriani, presidente del Centro Studi “Michele Federico Sciacco”, Francesco Torselli, presidente provinciale di “Azioni Giovani”. Concluderà l’incontro Siro Mazza, autore del volume Strategia del Caos. No global: chi li ispira, chi li manovra (Edizioni Koinè), che sarà presentato per l’occasione.

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