Economia toscana: difficoltà congiunturale permanente dalla seconda metà del 2001

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2003 18:50
Economia toscana: difficoltà congiunturale permanente dalla seconda metà del 2001

E' questo in generale il dato che si rileva dall'indagine di Unioncamere Toscana sulla congiuntura industriale regionale per il 4° trimestre 2002, con riferimento alla produzione, occupazione e fatturato industriale.
Nel quarto trimestre del 2002, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, nonostante un calo della produzione industriale (-1,0%), il fatturato medio delle imprese manifatturiere è cresciuto di 1,1 % e gli ordinativi provenienti dall'estero dello 0,8% (anche se quelli interni diminuiscono dell'1,5%).

Rispetto al terzo trimestre 2002, inoltre, malgrado l'occupazione sia ancora diminuita (-0,2%), si è verificata una timida ripresa della quota di utilizzo degli impianti, che si attesta su un 76,7% (valore che rappresenta comunque una delle quote più basse dal 1998).
L'andamento del quarto trimestre appare, dunque, troppo debole per riuscire a portare in positivo il dato medio dell'intero 2002 che evidenzia una diminuzione a livello di produzione industriale (-1,7% rispetto al 2001, la prestazione peggiore degli ultimi sei anni), di fatturato (-1,4%) e riguardo al grado di sfruttamento della capacità produttiva degli impianti (mediamente il 77,7% ).
Sono state in particolare le fasce dimensionali medio piccole (fra i 20 e 99 addetti) e le piccole (tra 10 e 19) a risentire in maniera più intensa della crisi, chiudendo l'anno con una riduzione dell'attività; mentre le imprese medio grandi riescono a mitigare il dato negativo della produzione, con un aumento del fatturato e degli ordini provenienti dall'estero.

Solo la grande impresa fa registrare variazioni positive a livello di produzione, occupazione e fatturato.
Se entriamo ad analizzare il settore di attività, per il 2002 troviamo in crescita la produzione dei settori alimentare (+3,3%), della chimica e gomma (+2,7%), dell'elettronica e mezzi di trasporto (+3,6%) e della metalmeccanica. Limitatamente al quarto trimestre 2002 riesce ad invertire la rotta il comparto del legno e dell'arredamento (+1,7% su base annua) e si arresta la caduta del cuoio, concia, pelli e calzature, mentre continua a mostrare una contrazione dei livelli di produzione il settore dei minerali non metalliferi ed una pesante battuta d'arresto il tessile-abbigliamento.
Le indicazioni di pre-consuntivo per il 1° trimestre 2003 denotano, fra gli imprenditori industriali toscani, un clima d'opinione assai prudente sulle prospettive di ripresa a breve dell'economia.

I saldi percentuali fra aumenti e diminuzioni attese infatti non fanno registrare valori particolarmente elevati, ed anzi, fatta eccezione per le previsioni relative al primo trimestre del 1999, si tratta dei valori più modesti degli ultimi cinque anni con riferimento al periodo gennaio-marzo. " Per un tessuto produttivo come quello manifatturiero toscano, - ha commentato il Presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini - che negli ultimi anni ha esportato mediamente una quota del 30% della propria produzione, molto importanti saranno gli esiti e gli sviluppi dell'attuale situazione politica internazionale, che inevitabilmente provocheranno effetti diretti ed indiretti sugli equilibri economici e finanziari delle imprese".

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