Iraq, domani in Palazzo Vecchio l'apertura ufficiale dei conti correnti per la campagna di aiuti umanitari
Forum sulla guerra dell'Info Point Europa di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2003 18:47
Iraq, domani in Palazzo Vecchio l'apertura ufficiale dei conti correnti per la campagna di aiuti umanitari<BR>Forum sulla guerra dell'Info Point Europa di Firenze

Domani alle 13 il sindaco Leonardo Domenici, il presidente della provincia Michele Gesualdi, i sindaci di Sesto, Scandicci, Figline, Borgo San Lorenzo, Pontassieve, Impruneta apriranno ufficialmente i due conti correnti per la raccolta di aiuti umanitari per la popolazione irachena colpita dalla guerra. La firma avverrà alle 13 in Sala di Lorenzo in Palazzo Vecchio, alla presenza del direttore compartimentale delle Poste Alfonso La Cava e del direttore di banca Etica Ugo Biggeri. Nell'occasione sarà anche presentato il logo della campagna di aiuti.

Nel pomeriggio di domani si terrà anche la riunione del Comitato per gli aiuti alla popolazione irachena, di cui fanno parte, oltre i Comuni di Firenze, dell'area fiorentina e la Provincia, Acli, Arci, Uisp, Anpas, Misericordie, Vab, Caritas, Mani Tese, Auser, Cesvot, Unicoop, Agesci, Cngei, Protezione civile, Unicef, Mesopotamia Onlus, Cospe, Beati Costruttori di Pace, Cgil, Cisl e Uil. All'ordine del giorno in primo luogo le iniziative per la giornata di mobilitazione prevista per venerdì 11 aprile, che saranno poi presentate mercoledì mattina in Palazzo Vecchio.
Il ruolo internazionale dell'Unione Europea deve essere coeso ed autonomo, oppure deve sempre e comunque prevalere una certa interpretazione del filoatlatismo?
Gli interessi statunitensi si sovrappongono con quelli europei oppure talvolta si divaricano in modo inconciliabile?
Reggerà un Unione così fragile politicamente alla sfida posta dall'Allargamento?
Questi ed altri temi potranno essere oggetto delle vostre riflessioni.
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La Guerra in Iraq oltre alle migliaia di morti, alle sofferenze inaudite per un intero popolo, alla distruzione sistematica delle infrastrutture civili e dello stesso tessuto socio economico di una nazione, ha prodotto alcuni cadaveri eccellenti tra le Istituzioni Internazionali. In particolare l'Unione Europea vive una delle più gravi crisi politiche della sua relativamente giovane esistenza.

Da un lato l'asse storico franco-tedesco fermamente contrario alla guerra unilaterale e preventiva voluta dagli USA, dall'altro l'insolito ticket anglo-spagnolo sostenitori delle ragioni di un intervento armato in IRAQ anche senza egida dell'ONU. In mezzo l'Italia, con una posizione che però pare non convincere nessuno.

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