Firenze - Si intitola "Pollini e la sua musica", ed è un film-documentario tv prodotto dai Rai Tre e realizzato da Nino
Criscenti con Sandro Cappelletto, che ripercorre la carriera del
grande pianista attraverso testimonianze e documenti inediti o rari,
frutto di un lungo lavoro di riprese e ricerca, e soprattutto con le
parole di Pollini stesso, raccolte nelle occasioni più diverse, in
casa sua a Milano, in vacanza a Pesaro, a Londra in occasione di un
concerto, alla Scuola di Musica di Fiesole nel corso di un incontro
con gli allievi.
Il film verrà proiettato al Piccolo Teatro martedì 8 aprile, grazie
alla collaborazione di Rai Trade, in omaggio all'artista che suonerà
il 12 e 13 aprile al Teatro Comunale diretto da Mehta, per la prima
volta insieme al figlio Daniele: due le proiezioni, alle ore 18.00 e
alle ore 20.30, ad ingresso libero e alla presenza dei due autori.
La Milano dei primi anni 50 fa da sfondo al racconto della formazione
e alla descrizione dell'ambiente familiare in cui la musica aveva un
posto essenziale.
Intervengono in questo primo capitolo, tra gli altri, l'architetto Vittorio Gregotti, il compositore Giacomo Manzoni e i giornalisti Leonardo Pinzauti e Rubens Tedeschi. È la Milano dell'autunno caldo e di piazza Fontana quella che accompagna gli anni della ricerca musicale e della scoperta della politica dopo l'incontro con Luigi Nono, ricordati da vari interventi tra i quali un'intensa testimonianza di Nuria Schoenberg Nono, raccolta a Venezia, che si integra con uno straordinario documento filmato in cui si vede Pollini nella prima esecuzione di "Sofferte onde serene", che Nono aveva scritto per lui.
Di grande emozione anche l'episodio del concerto cancellato
perché a Pollini fu impedito di leggere un documento contro i
bombardamenti americani sul Vietnam.
È la Scala di Paolo Grassi a rappresentare l'epoca dei concerti per i
lavoratori studenti cui Pollini collaborò fin dall'inizio, insieme
con Claudio Abbado che interviene nel programma in diversi momenti. A
Salisburgo sono state filmate le prove di due concerti con musiche di
Mozart e Monteverdi ma nel film Pollini è al pianoforte con diversi
autori, da Schumann a Stockhausen, da Beethoven a Boulez, in
registrazioni di vari periodi.
Tra queste un documento storico:
Pollini diciottenne che suona Chopin a Varsavia nel concorso
pianistico del 1960 che lo proclamò vincitore e lo rivelò al pubblico
internazionale. Storica è anche la registrazione del Quinto Concerto
di Beethoven all'interno di una fabbrica occupata a Genova nel
gennaio del 1972.
E' dunque un'occasione unica per i tanti ammiratori di questo grande
interprete - ed anche per coloro che non riusciranno ad assicurarsi
un biglietto per i due concerti fiorentini - di avvicinarsi alla vita
e al pensiero del musicista, reduce dal clamoroso successo del suo
"Progetto" al Parco della Musica di Roma.
E intanto, c'è un'altra data da segnare in rosso sull'agenda:
mercoledì 9 aprile si apre la prevendita dei biglietti per tutti gli
spettacoli del 66° Maggio Musicale Fiorentino, da Fidelio ad Otello,
da La clemenza di Tito alla Bayadere con Bolle, dai concerti
sinfonici e da camera agli spettacoli nel Giardino di Boboli.