Contributo affitto in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2003 13:03
Contributo affitto in Toscana

Sono in dirittura d’arrivo i contributi del fondo nazionale per l’integrazione ai canoni di affitto. La quota statale attribuita alla Toscana è di 16.456.932 euro. Rispetto all’anno scorso, è diminuita di circa 4 milioni: anche per questo, la Regione ha deciso di concorrere al fondo di tasca propria, aggiungendo 2 milioni di euro. Sommando i quasi 800 mila euro che provengono dalla gestione passata, il totale è di circa 19 milioni 250 mila euro. I contributi andranno ai Comuni, che potranno a loro volta incrementarli e, dopo aver predisposto bandi e graduatorie, li assegneranno alle famiglie.

Il Consiglio regionale ha approvato le risultanze 2002 e i criteri per la distribuzione dei fondi 2003, con il voto favorevole della maggioranza e di Rifondazione Comunista e l’astensione dei gruppi di centro-destra. Il provvedimento è stato illustrato in aula dal presidente della commissione Territorio e ambiente, Sirio Bussolotti (Ds). Bussolotti ha precisato che, su richiesta dell’Anci, la delibera non vincola i Comuni a contribuire con fondi propri, com’era nel testo iniziale: questo perché i Comuni, causa la diminuzione delle risorse nazionali ad essi destinate, si troverebbero a dover tagliare altre spese di carattere sociale per incrementare il fondo.

Anche l’assessore alla casa, Ricardo Conti, ha concordato su questo punto, mentre più perplessi si sono detti Paolo Marcheschi (Fi) e Giovanni Barbagli (Rifondazione comunista). Marcheschi ha parlato anche dei criteri per la formazione delle graduatorie da parte dei Comuni, sostenendo che l’attenzione per le famiglie più in difficoltà, non solo dal punto di vista economico ma sociale (con disabili o non autosufficienti a carico, ad esempio) avrebbe dovuto essere più esplicita. Un ordine del giorno, approvato a conclusione del dibattito sulla delibera, impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo perché stanzi ulteriori risorse.

La suddivisione tra i Comuni si baserà sulle risultanze dei bandi del 2002. E’ previsto che una quota, pari al massimo al 10%, sia riservata alle città con più di 30.000 abitanti, che presentano i maggiori problemi abitativi. Conterà anche la maggiore presenza di cittadini stranieri e di studenti universitari. Per la preparazione dei bandi, i Comuni dovranno tener conto di alcuni criteri di priorità. La “fascia A”, che avrà la precedenza, sarà formata dalle famiglie con un reddito annuo imponibile inferiore a due pensioni minime INPS, rispetto al quale l’incidenza dell’affitto sia almeno del 14%.

Nella “fascia B” rientreranno le famiglie con un reddito non superiore a quello richiesto per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, rispetto al quale l’affitto arrivi almeno al 24%. Da sottolineare che, calcolando l’imponibile in base al metodo usato per gli alloggi pubblici, avranno priorità le famiglie disagiate, con disabili e anziani a carico. Dando un’occhiata alle risultanze dei bandi del 2002, si nota che, rispetto ai contributi richiesti (34.288.905,03 euro), i finanziamenti assegnati sono stati pari al 65,63% (per l’esattezza, 22.503.111,00 euro).

I Comuni che hanno ricevuto più risorse sono, naturalmente, quelli della provincia di Firenze (6.355.496,81 euro), seguiti dalla provincia di Livorno (2.749.889,61), Pisa (2.654.282,58) e Arezzo (2.029.624,85). Sotto i 2 milioni di euro, seguono Pistoia (approssimando, 1,8 milioni), Lucca (1,7), Prato (1,5), Siena (1,4), Massa Carrara (1,2), Grosseto (1,1). (mr)

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