Il commercio al dettaglio in Toscana cresce lentamente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2003 17:25
Il commercio al dettaglio in Toscana cresce lentamente

Firenze, 2 aprile 2003. Continua, nel quarto trimestre 2002, la crescita del commercio al dettaglio (+1,0%).
Si tratta però di una crescita rallentata (+ 3,2% nel IV trimestre 2001), che si risolve in una vera e propria stagnazione dei volumi di vendita in considerazione del fatto che gli indici sono calcolati a valori correnti, e quindi includono anche la dinamica dei prezzi.
Rispetto al quarto trimestre 2001, tutte le dimensioni di impresa evidenziano una decelerazione delle vendite: il più consistente Ë stato registrato dalle aziende con 6-9 addetti, che hanno ridotto il ritmo di crescita di oltre 4 punti percentuali (dal +5,3% al +1,2%), mentre Ë meno significativo (da +3,3% a +2,8%) per gli esercizi commerciali con almeno 20 addetti.

A rallentare il ritmo di crescita sono state soprattutto le vendite di prodotti non alimentari (con una riduzione di circa 3 punti sia nella grande che nella piccola distribuzione). Hanno tenuto i punti vendita specializzati, ed in particolare il gruppo farmaceutici-profumeria.
Questo il quadro che emerge dalla rilevazione relativa alle vendite del quarto trimestre 2002, svolta dall'Istat e da Unioncamere Toscana.
A livello di media annuale, nel 2002 il valore delle vendite totali è aumentato, rispetto al 2001, dell'1,7%, a sintesi di aumenti del 2,2% per i prodotti alimentari e dell'1,5% per quelli non alimentari, e a registrare la migliore performance è stata la grande distribuzione con un +3,4% contro l'1,3 dei piccoli esercizi. Nel quarto trimestre del 2002 sono stati più dinamici (+2,8%) gli esercizi non specializzati del settore alimentare.

Nel caso del comparto non alimentare invece il tasso di crescita più elevato À stato registrato dal gruppo mobili, articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv ferramenta (+2,4%), seguito da quello dei farmaceutici, medicali, cosmetici e articoli di profumeria (+2,2%) e dagli esercizi non specializzati (+1,9 %).
Lieve il calo delle vendite di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e articoli di cuoio (-0,1%), mentre è più negativo l'andamento delle vendite del gruppo libri, giornali, articoli di cartoleria, altri prodotti, che con un -1,0% continua la fase recessiva già evidenziata nel terzo trimestre dell'anno.
In generale, nel corso del 2002 i migliori risultati sono stati raggiunti dagli esercizi non specializzati sia del comparto alimentare (+3,5%) che di quello non alimentare (+3,2%).

Nell'ambito degli esercizi specializzati, le performance migliori sono state ottenute dal gruppo farmaceutici-profumeria (+2,6%), da quello dei mobili-elettrodomestici (+1,8%) e dagli alimentari (+1,5%). Le vendite del gruppo tessili-abbigliamento hanno registrato un modesto +1,1%, imputabile soprattutto alle flessioni riscontrate in primavera e nell'ultimo trimestre dell'anno, e le vendite di libri-giornali-altri prodotti non hanno infine evidenziato alcuna crescita, in quanto un secondo semestre in flessione ha annullato il buon andamento della prima metà dell'anno.

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