Anche oggi manifestazioni pacifiste
Rashid e Alex Zanotelli al Forum dell'acqua

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2003 20:08
Anche oggi manifestazioni pacifiste<BR>Rashid e Alex Zanotelli al Forum dell'acqua

Gli studenti fiorentini sono tornati stamani in piazza contro la guerra. Almeno trentamila giovani (quindicimila secondo la stima ufficiale della questura) si sono concentrati in piazza San Marco, dando poi vita ad un corteo che ha attraversato il centro della città.
L'acqua, diritto fondamentale dell'umanità, è stato spesso utilizzata dai potenti della terra come arma di ricatto nei confronti dei popoli più poveri ed indifesi. Oggi è indispensabile un'opposizione di massa non violenta dell'opinione pubblica per la garanzia dei diritti fondamentali, e tra essi in primo luogo l'accesso all'acqua, come scelta ineludibile per riportare una pace duratura sul pianeta.

E' questo il messaggio che il 1° Forum alternativo mondiale dell'acqua di Firenze affida alla Manifestazione cittadina per la pace che, alla conclusione dei suoi lavori assembleari, si muoverà dalla Fortezza da Basso. Messaggio affidato alla voce del Primo segretario della delegazione palestinese in Italia Ali Rashid e del missionario comboniano padre Alex Zanotelli.
"Il clima di grave crisi e di incertezza del diritto internazionale che il mondo sta vivendo dopo l'attacco anglo statunitense all'Iraq - dirà Ali Rashid nel suo intervendo di questo pomeriggio - è un'inopinata generalizzazione delle violazioni che il mio popolo subisce da molti anni in Israele".

Israele che da anni, denuncia il leader palestinese "usa il controllo dei pozzi idrici e la scarsità d'acqua come arma di ricatto e di oppressione del popolo palestinese nei territori occupati". Contro quella che Rashid definisce "un'offensiva d'inaudita violenza, sia militare sia economica, abbiamo una sola scelta: un'opposizione nettamente nonviolenta e coordinata a livello mondiale. L'opinione pubblica sta già giocando un ruolo positivo e utile in questa direzione, che non potrà che essere accelerato dalle scelte di segno opposto degli Stati Uniti".
Se l'oppressione delle potenze mondiali sui Paesi più poveri è sia militare sia economica, il missionario comboniano Alex Zanotelli, che ha l'sperimentata direttamente negli oltre 10 anni vissuti nelle baraccopoli di Nairobi, chiede conto ai decisori politici europei ed italiani delle loro scelte che confermano questa tendenza negativa "A Korogocho le donne dovevano fare ogni giorno più di dieci chilometri a piedi portando in testa taniche anche da venti litri per portare in baracca l'acqua, spesso non potabile - racconta ai manifestanti -.

E' in loro nome che ho scritto al sindaco di Roma, Walter Veltroni, per chiedergli conto dell'operato dell'azienda municipalizzata Acea, che si sta accaparrando, a caro prezzo, la gestione di diversi servizi idrici nei Paesi del Terzo Mondo, negando di fatto l'accesso all'acqua dei più poveri".
Ma il missionario ha scritto anche al Presidente della Commissione Europea Romano Prodi: "Gli ho chiesto se l'Europa continuerà a fregiarsi del giusto merito di un'ampia difesa dei diritti dei suoi cittadini, sostenendo, però, un'economia di oppressione nei confronti dei Paesi del Sud del mondo".

L'Europa, infatti, nell'ambito dei negoziati per la liberalizzazione del mercato dei servizi, portati avanti in questi mesi dall'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto) in vista dell'Assemblea plenaria di Cancun nel settembre prossimo, ha intimato a moltissimi Paesi dell'Africa e dell'America Latina di privatizzare i propri servizi idrici, per sostenere le grandimultinazionali dell'acqua, per la maggior parte europee.
Condanna, quella della privatizzazione dell'acqua, ribadita dal relatore speciale per le Nazioni Unite sul diritto all'alimentazione, lo svizzero Jean Ziegler che, non potendo intervenire ai lavori di Firenze perché trattenuto a Ginevra dopo lo scoppio del conflitto in Iraq, ha dichiarato che "L'agenda del Wto ha messo ai primi punti dell'ordine del giorno di Cancun la privatizzazione dell'acqua, ma essa deve essere ritirata dall'agenda dei lavori".

Riferendosi al conflitto in corso, Ziegler ha aggiunto che "l'aggressione criminale degli Stati Uniti e della GRan Bretagna contro il popolo iracheno, in violazione a tutte le regole del diritto internazionale, provocherà, secondo le previsioni delle Nazioni Unite, la distruzione di più del 40% delle condotte, delle riserve, degli stabilimenti di trattamento e dei sistemi di distribuzione dell'acqua potabile. Chi risponderà dei malati e dei morti tra la popolazione civile che ne deriveranno?"

Si riunirà nuovamente lunedì pomeriggio il comitato fiorentino "Fermiamo la guerra".

La notizia arriva dal presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini. "Data la gravità della situazione che la guerra sta determinando, si rende necessaria la presenza di tutte le espressioni che fanno riferimento al ruolo unitario, di iniziativa politica e di mobilitazione del Comitato, per nella diversità di esperienze e di modalità di azione". Nutrito l'ordine del giorno dell'incontro: dalle sedi e frequenza degli incontri alle proposte di boicottaggio lanciate dalla Rete Lilliput (Esso, Coca Cola, Mc Donald's), dalla manifestazione di sabato 29 marzo all'iniziativa "Bambine e bambini per la pace", che dovrebbe svolgersi sabato 5 aprile.

Tra gli altri temi sul tavolo della discussione, l'ipotesi di un sciopero generale di rilevanza europea contro la guerra e l'offensiva degli Stati Uniti per il dominio delle risorse, la prosecuzione della mobilitazione e l'organizzazione di altre iniziative tra cui l'incontro-dibattito in programma per venerdì 28 alle 21.30 presso la Casa del Popolo dell'Isolotto. L'appuntamento quindi è per lunedì 24 marzo alle 17.30 presso Villa Vogel, sede del Quartiere 4, in via delle Torri 23.

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