Giovedì a Firenze il convegno Ematologia e Sport

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2003 14:23
Giovedì a Firenze il convegno Ematologia e Sport

Firenze – Un “passaporto clinico” per ogni atleta. E’ una delle proposte per combattere il doping che saranno presentate giovedì 13 marzo (ore 10-16) all’Hotel Michelangelo di Firenze (Viale F. Rosselli 2) al convegno Ematologia e Sport che avrà come protagonisti i preparatori atletici del calcio e gli specialisti di laboratorio. Lo organizza il Centro Europeo per la Formazione, l’Aggiornamento e la Ricerca in Scienze Naturali e in Biotecnologie (Cefar) con il patrocinio di SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica) e di Aipac (Associazione Italiana Preparatori Atletici del Calcio).
La prima sessione del convegno sarà dedicata proprio ai problemi dell’emodoping.

Il progetto del “passaporto clinico” sarà presentato da due dei maggiori esperti del settore, Mario Cazzola, ematologo dell’Università di Pavia, e Giuseppe Donofri, docente di patologia clinica all’Università Cattolica di Roma: si tratta di un documento contenente tutti i valori del sangue destinato ad accompagnare ogni singolo atleta. Uno strumento utile ad evitare problemi di vario tipo, ma anche a mettere in evidenza eventuali movimenti anomali e autoemotrasfusioni, pratica che sta tornando di moda per sfuggire ai controlli antidoping.
Tra i relatori in materia anche Anna Caldini, del laboratorio dell’ospedale di Careggi, Giuseppe Banfi, coordinatore del Gruppo di Studio “Medicina di Laboratorio dello Sport” della società scientifica SIBioC, e Gianni Meliol, primario di laboratorio all’ospedale Gaslini di Genova.
Marco Bonifazi, docente di medicina dello sport all’Università di Siena e medico della nazionale di nuoto, parlerà invece delle modifiche nella chimica del sangue indotte dall’allenamento, mentre Maria Grazia Silvestri, specialista di laboratorio all’ospedale S.

Orsola di Bologna, presenterà i risultati del “protocollo australiano” utilizzabile nei comuni laboratori clinici e già adottato dalla federazione internazionale di ciclismo per prevenire il doping da Epo.
Toccherà poi ad Agnes Mayr, primaria di laboratorio all'ospedale di Brunico, il compito di illustrare i dati ottenuti sui pattinatori su ghiaccio che hanno partecipato ai recenti mondiali juniores. Alberto Dolci, primario del laboratorio di analisi della clinica Multimedia di Milano, e Roberto Sass, preparatore atletico del Chelsea Football Club, presenteranno la loro specifica esperienza specifica sui calciatori: due testimonianze di particolare interesse in anni in cui il calciatore è diventato un atleta completo.

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