«Firenze non può e non deve dimenticare gli orrori della deportazione nazifascista e della persecuzione razziale. Per questo le istituzioni repubblicane intendono mantenere un legame profondo con le associazioni dei partigiani e dei deportati nei campi di concentramento». Lo ha detto la consigliera DS Susanna Agostini che questa mattina, in piazza Santa Maria Novella, ha partecipato, a nome dell'amministrazione comunale, alla cerimonia che ricorda il 59° anniversario della deportazione nei campi di sterminio di 1000 fiorentini, rastrellati da fascisti e tedeschi dopo gli scioperi del 4 e 5 marzo 1944.
«Questa ferita inferta alla città l'8 marzo del 1944 - ha aggiunto l'Agostini - non può cadere nell'oblio, come qualcuno ancora spera. Ma la nostra città seppe, qualche mese dopo, cacciare l'invasore e riacquistare, con le sue proprie forze, la tanto agognata libertà. Sui volti dei presenti alla manifestazione di stamani si leggevano ancora il dolore e il coraggio provati in quella battaglia».
