Calcio: oggi si riunisce il Consiglio della Federazione Gioco Calcio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2003 11:28
Calcio: oggi si riunisce il Consiglio della Federazione Gioco Calcio

Si riunisce oggi il Consiglio Federale della FIGC per decidere quali provvedimenti prendere per il futuro del calcio. La Lega Calcio non ha prodotto alcun progetto, lasciando a Carraro e Abete ogni decisione in merito, sia in tema di riforma dei campionati sia di carattere amministrativo . Sarà fondamentale verificare che il neo decreto spalma-debiti non venga utilizzato per investire nel prossimo mercato ma per aggiustare i bilanci. Per questo sarebbe importante anche capire il vero ruolo che avrà la Covisoc (l'organismo di controllo dei conti delle società calcistiche). Ieri il vicepresidente federale Giancarlo Abete ( che da tempo ha precisato la sua idea con una serie A con 18 squadre, 2 gironi nord-sud per la serie B e 3 gironi per la serie C unica) durante un'intervista fatta da Gianni Ceccarelli per RadioBlu, ha precisato riguardo il consiglio federale che si terrà oggi e della sua riforma dei campionati: "Sarà un consiglio federale importante, con argomenti basilari come la riforma dei campionati.

La Federazione deve recuperare una logica di maggiore equità e garantire il calcio del sud che è rimasto tagliato fuori dalla crescita del calcio. La mia proposta tende a ridurre uno dei livelli professionistici perché c'è la convinzione che con la riduzione dei livelli ci sia una riduzione dei costi e che si dia un respiro alle società meridionali instaurando il doppio girone in serie B. Per ora il calcio meridionale è portato avanti dalla C fino alla B ma non oltre, con questa riforma dovremmo avere l'ultimo passaggio.

Il calcio tira ancora e quindi ci sono tutte le condizioni per invertire la tendenza di crisi del calcio. Bisogna assumere presto delle decisioni importanti su tematiche importanti come la riforma dei campionati". Sembra quindi più che mai deciso che, in assenza di una condivisione progettuale con la Lega Calcio, la Federazione voglia andare avanti con il suo progetto. Ma la realtà non sarà così, perché il punto di mediazione finale sarà legato al blocco di alcune retrocessioni con il conseguente salvataggio di alcuni club. E qui il gioco si fa pesante perché per qualche presidente uscito dalla porta ciò permetterebbe di rientrare dalla finestra.

Ma non per tutti sarà possibile. Molto probabilmente sarà allora deciso di riformare la serie B con due gironi da 18 squadre ( a partire dal 2005 ?) senza precisare come costituire i due gruppi di società, rinviando ad un altro incontro la proposta (obbligatoria) della Lega che dovrà incastrarsi in questa prima fase di ridisegno. La serie A non sarà toccata per l'ovvio peso dei presidenti, mentre la serie C non verrà toccata per l'autonomia specifica di Macalli e della sua Lega, che non vogliono perdere per strada intere società (anche se sono al tracollo). Tutti bei rebus che oggi - evidentemente - non saranno che sciolti (forse) in parte. (as)

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