Calcio: a Firenze aspettando i 90 minuti di calcio giocato tra emendamenti e audizioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2003 16:12
Calcio: a Firenze aspettando i 90 minuti di calcio giocato tra emendamenti e audizioni

Il calcio vive giornate frenetiche in cui passa in secondo piano anche la Nazionale. L’ormai famoso decreto salva-società riporta alla luce i fantasmi del passato, nuovi interessi e strane attese. Dopo la presentazione al Senato di un emendamento che consentirebbe alla fallita Fiorentina inaspettati benefici, l’ex presidente della società viola ha raccontato ai giudici la sua ennesima verità, auspicando il recupero ad una serie maggiore della squadra da lui sepolta. Così mentre il popolo viola continua a spingere con amore e fatica la nuova Florentia, all’orizzonte qualcuno vuol far intravedere la scorciatoia, con conclusivo paradosso di passare dalle zero squadre del 31 Luglio dell'anno scorso a 2 possibili società viola del prossimo anno. Ripetiamo quanto detto a suo tempo per marchi e titoli sportivi: la squadra di Firenze è una ed una sola, si chiama per ora Florentia Viola e sta lottando per risalire in C1.

Per il resto l’interesse dei tifosi è legare nome e titolo sportivo della storia del calcio fiorentino a questo nuovo sodalizio, che merita più rispetto (anche a Firenze) e considerazione . Perché quella somministrata è l’infinita telenovela mandata in onda a Firenze ma recitata, diretta e montata altrove. Ogni tanto anche il Presidente della FIGC fa la sua comparsa, tanto per gradire e magari – come ha fatto in queste ore – per ricordare che no, la Fiorentina sarebbe fallita anche con il decreto anti – fallimenti.

Perché come dice lui (che è sempre stato presidente di qualcosa) un conto è il bilancio e un conto è la cassa. Ma poi si cambia inquadratura e si sviluppano ed intrecciano altri interessi, mischiando cose legittime a discorsi con secondi fini. Qualche esempio? Il presidente della Pro Sesto ,Luca Pasini, chiederà a Macalli di attivarsi affinché il decreto salva – calcio sia applicato anche ai 90 clubs di serie C e non solo ai big della seria A. Nel frattempo il presidente dell’Inter spezza una lancia a favore del benedetto decreto che è assolutamente “necessario”, non ritenendolo scorretto poiché non creerebbe problemi ad altri settori.

Secondo Moratti sarebbe un decreto una tantum per salvaguardare “uno sport che in realtà è un patrimonio nazionale”. Passano poche ore da queste dichiarazioni e la Commissione Disciplinare, a sorpresa, accoglie il ricorso dell’Inter e annulla le due domeniche di squalifica precedentemente inflitte a Batistuta. In tutto questo marasma torna domenica il calcio giocato. Per Firenze il campionato che riparte è come una boccata di ossigeno , anche trattandosi di C2. Perché questa è la realtà e più di tutto è fondamentale veder correre il pallone.

Ascolteremo mister Cavasin sugli schemi, i nuovi arrivati, l’attesa per il ritorno alla vittoria prima di aprire la lunga settimana che porterà allo scontro diretto con il Rimini. Sarà anche C2, ma almeno ci toglie quel fastidioso senso di nausea che oramai ci prende quando sentiamo i soliti discorsi dei soliti personaggi. (as)

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