La Commissione regionale Cultura licenzia all’unanimità il piano triennale di interventi 2003-2005 nella comunicazione
Le Commissioni Cultura e Bilancio hanno licenziato l’E.Toscana ed il Portale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2003 13:55
La Commissione regionale Cultura licenzia all’unanimità il piano triennale di interventi 2003-2005 nella comunicazione<BR>Le Commissioni Cultura e Bilancio hanno licenziato l’E.Toscana ed il Portale

Comunicazione a due facce: interna ed esterna. Il piano triennale di interventi 2003-2005, licenziato all’unanimità dalla Commissione Cultura del Consiglio regionale, infatti, da un lato mira a sostenere le attività di informazione e comunicazione istituzionale della regione e degli enti locali, dall’altro guarda allo sviluppo del sistema dell’informazione regionale, composto dagli operatori della comunicazione, dalle attività, dal pubblico. Le risorse stanziate ammontano complessivamente a 1 milione e 950 mila euro, da dividere in cinque interventi mirati: qualificazione delle attività di informazione e comunicazione degli enti locali; formazione professionale del personale degli stessi; specializzazione del sistema dell’informazione locale; promozione di forme di educazione all’uso consapevole e critico dei mezzi mediatici; formazione delle imprese del settore.

“La delibera dimostra l’attenzione della Toscana per il mondo della comunicazione – ha sottolineato Loriano Valentini, Presidente della Commissione Cultura - intesa come servizio al cittadino e come strumento per una efficace amministrazione pubblica”. Il panorama regionale è incoraggiante: negli ultimi anni l’attività di informazione e comunicazione è decisamente cresciuta, si è dotata di strutture, ha aumentato gli investimenti in risorse finanziarie e umane, ha investito nella qualificazione del personale impiegato.

Solo alcuni dati: in Toscana sono centocinquanta (su duecentocinquantasei) i Comuni dotati di Urp ed un centinaio dispongono di Ufficio Stampa. Alcune amministrazioni si avvalgono anche di altre strutture per gestire ambiti specializzati di attività - a partire dall’informazione via web - che ha trovato impulso nello sviluppo della Rete Telematica Regionale. La comunicazione pubblica, per il suo sviluppo, richiede però anche un sistema efficiente di mezzi di informazione diffusi sul territorio.

Da qui l’attenzione della Regione a questo essenziale strumento per la vita della comunità regionale che - tra emittenti televisive, radio, quotidiani e periodici - supera le duecento imprese. “In questo contesto si inseriscono le misure del Piano triennale che, per il carattere fortemente innovativo degli interventi e per la difficile previsione dell’utilizzo degli stessi – ha ricordato Valentini - necessita, soprattutto nel corso del primo anno di attuazione, di un attento monitoraggio, per eventuali ed opportuni adeguamenti (attraverso le periodiche variazioni di bilancio) sui quali la Giunta informerà annualmente il Consiglio regionale”.

Particolarmente positivo il commento dell’assessore Chiara Boni: “Esprimo soddisfazione per il voto unanime della Commissione e spero che gli elementi di novità del piano, per gli aiuti alla formazione del personale delle imprese, così come ai progetti degli enti locali, siano opportunità colte, per contribuire alla crescita e alla qualificazione del sistema dell’informazione regionale”.
Le Commissioni Cultura e Bilancio del Consiglio hanno infatti dato il via al programma straordinario pluriennale degli investimenti strategici, 2003-2005, per il potenziamento delle strutture telematiche: E.Toscana e Portale della Toscana.

“Il provvedimento ha una grande importanza – ha sottolineato Loriano Valentini, Presidente della Commissione Cultura – i due interventi lanciano una vera e propria sfida alla politica. Una sfida che la Regione ha accolto, investendo nella rete telematica regionale, per una Toscana più efficiente e meno burocratica, e nel progetto di Portale Internet, un soggetto vivo capace di rapportarsi con tutti gli attori del territorio”. La rete regionale è già una realtà feconda, dove lavorano insieme amministrazioni diverse, università, prefetture, province, camere di commercio, comuni grandi e piccoli, condividendo obiettivi e risorse.

“Una Toscana più efficiente e meno burocratica”, nella sua componente di innovazione tecnologica, organizzativa e di processo, è proprio il quadro politico di riferimento per l’e-government denominato “e.Toscana”. Per il triennio 2003-2005 la Regione destina 25 mila e 820 euro per affiancare la normale attività della Rete con un piano organico, di trentasei progetti - tra loro coordinati - che intervengono nei settori delle infrastrutture, della semplificazione amministrativa, nell’accesso e nella erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, nello sviluppo di nuovi servizi nei settori della sanità, del sociale, della cultura ed altri ancora.

Per accelerare lo sviluppo dell’e-government, il piano ha tre macro obiettivi: potenziare le infrastrutture per il trasporto delle informazioni; realizzare le condizioni per un sistema a rete, tra le diverse pubbliche amministrazioni; garantire e favorire la partecipazione di cittadini, imprese, associazioni di categoria, libere professioni alla costruzione della società dell’informazione nella Regione Toscana. Il Piano economico finanziario, accanto agli stanziamenti regionali (25.820 euro), prevede anche i contributi statali del piano nazionale di e-government (6.197 euro), i finanziamenti comunitari (3873 euro) e le risorse degli enti locali e delle imprese (17.000 euro).

Le strutture telematiche verranno ulteriormente potenziate con il progetto del “Portale Internet della Toscana”, uno strumento di comunicazione su rete web che prevede, sempre per il triennio 2003-2005, un programma regionale di intervento di 5 milioni di euro. L’intervento regionale mira da un lato a valorizzare e promuovere a livello internazionale le risorse istituzionali, economiche, culturali e sociali, organizzandole in sistema; dall’altro a semplificare e velocizzare l’accesso a informazioni e servizi da parte di cittadini, imprese, ed altri soggetti pubblici e privati.

Il portale ha infatti una precisa missione: creare un sistema che sia espressione delle intelligenze e dei valori umani, sociali ed economici della Toscana. Il Portale, come “oggetto intelligente” di rete ad altissima qualità informatico-tecnologica, è luogo di incontro, copartecipato dal basso in maniera attiva. Elemento principe del Portale è infatti l’integrazione della comunicazione, come strumento di servizio a disposizione dell’esistente. Da qui la dicitura di “fabbrica del portale”, luogo dove si rispettano i tempi imposti da Internet e nello stesso tempo si ascoltano e promuovono tutte le iniziative che si sviluppano in Toscana, sia da soggetti privati che dalla pubblica amministrazione.

Il Portale, per essere realizzato e gestito con successo, verrà concepito come un’organizzazione autonoma, dotata di competenze specializzate, con struttura da definirsi sia sotto l’aspetto giuridico-istituzionale che sotto l’aspetto del modello gestionale. La realizzazione del progetto, che ha un costo stimato in 5 milioni di euro, sarà a carico della Regione e finanziato con il Piano degli investimenti, ripartito in 1 milione e mezzo di euro per il 2003, 2 milioni per il 2004 e 1 milione e mezzo per il 2005.

Le spese di gestione per il funzionamento e per la struttura operativa si aggirano sui 2 milioni e 200 mila euro l’anno; a queste si aggiungeranno gli oneri per l’acquisto di nuovi servizi. La realizzazione del Portale dovrà integrarsi e cooperare con la Rete telematica regionale e con i progetti di e-Toscana. Un concentrato di alta tecnologia informatica che vedrà impegnato il Consiglio regionale, in programma per la prossima settimana, l’11 e il 12 febbraio. Alla Giunta che aveva presentato un’unica delibera per i due progetti: e-Toscana e Portale Internet, le Commissioni Bilancio e Cultura hanno invece optato per due delibere separate.

L’e-Toscana ha quindi registrato l’unanimità dei voti, mentre Il Portale il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza.

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