Dopo l'incendio all'ovovia dell'Abetone altri tre episodi dolosi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2003 07:41
Dopo l'incendio all'ovovia dell'Abetone altri tre episodi dolosi

FIRENZE- In poco piu' di 24 ore sono stati quattro gli attentati in Toscana. Prima una centralina di telefonia Albacom a Carrara, quindi l'attentato all'ovovia dell'Abetone, poi l'incendio ad un ripetitore della Wind a Marina di Pietrasanta e infine quello a un ripetitore a Castiglioncello. La firma dell'ecoterrorismo e' accredita al momento solo per la localita' sciistica. Gli impianti Albacom sono stati parzialmente distrutti con un ordigno. Secondo quanto riferito dagli investigatori, nell'area non sarebbero state trovate scritte riferite a Marco Camenisch come quelle di Abetone.

Nessuna rivendicazione anche per l'incendio al ripetitore della Wind. Alla stazione di Pietrasanta invece stamani sono state notate scritte 'Marco libero' e accanto una A cerchiata simbolo di Anarchia. Infine l'episodio di Castiglioncello, anche in questo caso non sarebbero state trovate scritte ma gli investigatori non escludono un legame con quanto accaduto ad Abetone.
"L'incendio che ha distrutto il ripetitore per la telefonia mobile a Marina di Pietrasanta e le scritte comparse presso la locale stazione ferroviaria, rappresentano un segnale preoccupante, che richiede un impegno straordinario di vigilanza da parte di tutte le istituzioni e la piena collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura".

E' questo il primo commento del presidente della Regione, Claudio Martini, sull'episodio che fa seguito a quello ben più grave di Abetone. "E' di fronte a episodi simili - prosegue Martini - che serve una grande alleanza contro la violenza e gli atti intimidatori, da qualsiasi parte provengano. Sono preoccupato per il ripetersi di questi attentati. Questo è un terreno che non appartiene alla nostra tradizione, quindi la Toscana non può accettarlo, né subirlo passivamente".
Per il presidente della Regione oltre alla condanna, che deve essere "ferma e intransigente", c'è bisogno di una mobilitazione di tutti per impedire che tali manifestazioni possano ripetersi.
"Esprimo inoltre - conclude Martini - il mio pieno sostegno alla magistratura e mi auguro che possa fare presto piena luce sui responsabili e sui mandanti di simili inaccettabili atti".
“Questa spirale di attentati eco-terroristici ci preoccupa e ci indigna.

Rappresenta un modo violento e quindi, intrinsecamente sbagliato, di porre questioni. Se si brucia, se si distrugge, si parla un linguaggio con cui non si può dialogare; e dire che la Toscana è regione attentissima alle questioni dello sviluppo compatibile”. Così il vicepresidente della Regione Toscana Angelo Passaleva, commenta quanto avvenuto prima all’Abetone, con la distruzione dell’ovovia e poi a Marina di Carrara, Castiglioncello, e Pietrasanta dove sono stati incendiati altrettanti ripetitori per la telefonia mobile.

Passaleva ha appreso queste notizie dall’Abetone, dove ha partecipato stamani alla riunione istituzionale convocata per affrontare la situazione dopo l’incendio all’impianto di risalita. “L’Abetone – ha aggiunto - è l’epicentro di una serie di episodi gravissimi che si sono concentrati in Toscana nelle ultime due notti: tocca alla Magistratura, nella quale abbiamo piena fiducia, capire se vi sono collegamenti e soprattutto chi, come e perché ha voluto lanciare questi messsaggi di terrore nella nostra regione.

Allo stesso tempo è importante che le istituzioni aumentino l’attenzione e la vigilanza perché questa sfida di violenza non trovi altri spazi”.
Una campagna di comunicazione partirà nei prossimi giorni su giornali e mass media per far sapere che gli impianti dell’Abetone sono pienamente funzionanti e che la stagione sciistica prosegue. E’ questo il primissimo passo che la giunta regionale intraprenderà a sostegno dell’Abetone, gravemente colpito dall’incendio che ha distrutto l’ovovia.

Lo ha annunciato stamani il vicepresidente della giunta regionale Angelo Passaleva, nel corso della riunione istituzionale svoltasi all’Abetone. “Abbiamo così raccolto – spiega Passaleva – la richiesta più impellente degli amministratori e degli operatori turistici preoccupatissimi anche per le ricadute immediate dell’incendio all’ovovia”.
“In realtà – prosegue Passaleva- qui anche stamani si sciava regolarmente. Ed è importante comunicare con forza che la stagione continua, che le piste sono agibili, che l’Abetone non si è fermato, tutt’altro.

La Regione è in prima fila per garantire un rapido ritorno alla normalità”. Oltre a questo intervento immediato saranno varate iniziative di comunicazione e promozione a più lunga distanza per sostenere e rilanciare l’offerta turistica sui mercati nazionali e quindi attutire gli effetti di quanto avvenuto l’altra notte. E per la ricostruzione dell’impianto distrutto? Passaleva ha annunciato un’azione della giunta regionale per verificare la possibilità di attivare fondi nell’ambito di una legge nazionale, la 140, dedicata all’innovazione tecnologica degli impianti a fune.

Il vicepresidente ha infine sottolineato la volontà della giunta regionale di rispondere con grande attenzione a tutte le richieste volte a superare questo momento di difficoltà. “Siamo a fianco della gente e dell’economia dell’Abetone – ha concluso - e metteremo in campo ogni energia perché questo momento possa essere superato”.
Da Porto Alegre, dove oggi partecipa al Forum degli amministratori locali, il presidente Martini segue costantemente l'evolversi della situazione in Toscana, in contatto telefonico con il vicepresidente Angelo Passaleva, che ha partecipato alla riunione all'Abetone.

"Il fatto che in ventiquattro ore siano quattro gli episodi terroristici - afferma Martini - conferma tutte le nostre preoccupazioni e, se possibile, le accentua. Il grave attentato di Abetone e gli incendi di Carrara, Pietrasanta e Castiglioncello, delineano un quadro inquietante e un disegno criminoso che faremo di tutto per spezzare".
Il presidente ribadisce la necessità di un impegno strordinario e di una vigilanza continua da parte delle forze di polizia, delle istituzioni, di tutte le componenti del tessuto sociale, dalle organizzazioni di categoria alle associazioni.
"Del resto - conclude Martini - le notizie che da questo punto di vista mi arrivano dalla Toscana, sono confortanti.

La comunità regionale sa reagire e sta reagendo e anche la Regione farà fino in fondo la sua parte per contribuire alla pronta ricostruzione dell'impianto distrutto all'Abetone, mentre confido nel lavoro della M agistratura per scoprire gli autori degli attentati e far luce sui probabili collegamenti tra i diversi episodi".

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