"Giardini di Marzo": un libro ed un progetto per conoscere i figli ed aiutarli nei rapporti con gli adulti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2003 07:22

"Giardini di marzo. I figli si raccontano scrivendo ai genitori" è il libro frutto di una ricerca sostenuta dall'assessorato alla pubblica istruzione e realizzata dal Circolo 5 e dal Quartiere 1. Il libro rappresenta un lavoro di Sandra Landi e Gino Piagentini e nasce all'interno del Progetto educativo Oltrarno e dall'esigenza di realizzare un lavoro comune fra docenti, genitori ed enti territoriali per cercare di prevenire le più diffuse forme di disagio giovanile. "È un'iniziativa innovativa - ha commentato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - e rientra in una politica di scelta di intervenire sempre di più nel mondo della scuola e nel rapporto fra genitori e figli.

Abbiamo un forte interesse per queste tematiche. È possibile capire i problemi e i disagi preadolescenziali per prevenirli nella fase adolescenziale. Sono ricerche che coinvolgono sempre di più gli insegnanti e gli alunni facendoli diventare protagonisti. Le risorse messe a disposizione sono state ben spese; spero che iniziative analoghe possano essere estese anche ad altre scuole." "Giardini di marzo" è stato promosso dagli insegnanti e dai docenti delle scuole elementari Torrigiani - Ferrucci (che lavora su queste tematiche già dal 1998 con la costituzione di un'apposita commissione per prevenire il disagio) e Agnesi, della scuola media Machiavelli e dell'Istituto Superiore Capponi ed è stato scritto con le lettere degli stessi alunni: sei le classi coinvolte.

Una raccolta di lettere, (duecento quelle che sono state selezionate) dove quindi i piccoli autori sono riusciti a confidarsi "senza filtri" parlando con gli adulti. Può essere anche un utile strumento per far capire ai genitori come intervenire per migliorare la comunicazione coi propri figli che troppo spesso si arena su domande ormai classiche e divenute aride. "Come stai? Com'è andata a scuola? Compiti a casa?". "È un progetto lungo nato dall'esigenza delle scuole di avere un rapporto maggiore fra genitori e figli - ha spiegato la presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi - e che ha portato ad un lavoro molto interessante.

Alto è il gradimento già riscontrato fra i genitori che hanno richiesto il libro. Anche nei casi in cui si avverte il disagio tra genitori e figli, in realtà c'è sempre un canale che non si è ancora interrotto: l'affettività che permetterà di migliorare il dialogo. È importante lavorare sempre in questa direzione". Per ovviare a questi problemi, il progetto adotta una metodologia di ricerca-intervento volta a rispondere a bisogni reali e non presunti, col coinvolgimento attivo di tutti i soggetti.

Le finalità del progetto sono di: ° creare un'intesa solidale e permanente fra operatori scolastici, genitori ed operatori sociali per individuare e fronteggiare in breve tempo il disagio precoce; ° aumentare la competenza e la sensibilità pedagogica dei genitori attraverso l'acquisizione di consapevolezza rispetto ai comportamenti infantili e adolescenziali; ° migliorare i rapporti con le scuole e le istituzioni sul territorio, per sostenere il processo di autonomia e di sensibilizzazione sociale dei bambini e degli adolescenti così da ridurne la vulnerabilità psicologica.

Il progetto vuole quindi porre al centro dell'attenzione i giovani in quanto protagonisti della loro vita insieme ai loro problemi e gli adulti devono riuscire ad aiutare gli adolescenti a risolvere queste loro crisi. Secondo i curatori del progetto il rapporto fra genitori e figli è impari: "si parla molto dei nostri figli ma - secondo Sandra Landi - prevale comunque il nostro punto di vista. Manca nei genitori il punto di vista dei loro figli. La comunicazione è molto spesso parziale, rimane sull'esteriorità, non scende nell'essere.

Ho la curiosità di avere le pagine dei diari; sarebbero un enorme retrospettiva dei giovani". "I nostri ragazzi - ha proseguito Gino Piagentini - sono depositari dei loro segreti e spesso non c'è dialogo, degrada il rapporto coi genitori. È necessario mettere in risalto i bisogni dei figli, le tensioni che vivono in una realtà che spesso li vede come degli estranei". L'assessore Lastri e la presidente del Quartiere Abbamondi hanno confermato che c'è l'intenzione di continuare a sostenere il progetto anche nelle prossime edizioni.

Nel pomeriggio, alle 17,00 nel Salone De' Dugento la pubblicazione ed il progetto educativo saranno presentati alla cittadinanza. Saranno presenti l'assessore Daniela Lastri, la dirigente del centro servizi amministrativi Paola Maresca, la presidente del Quartiere 1 Anna Laura Abbamondi, il dirigente scolastico Roberto Bargiacchi, il rappresentante dei genitori Andrea Battiata e gli autori del libro edito da Morgana, Sandra Landi e Gino Piagentini.

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