Morelli (Udeur): «Salvaguardare la fiorentinità della Cassa di Risparmio»

Redazione Nove da Firenze
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23 gennaio 2003 07:17
Morelli (Udeur): «Salvaguardare la fiorentinità della Cassa di Risparmio»

«Salvaguardare la fiorentinità della Cassa di Risparmio». E' quanto chiede una risoluzione presentata da Luigi Morelli (Udeur). «La riforma della legge Amato dei primi anni '90 - scrive Morelli - ha modificato profondamente gli assetti delle banche di diritto pubblico introducendo la nascita degli enti morali, nuovi soggetti di riferimento degli assetti societari. La legge ha previsto l'obbligo per i nuovi enti a mantenere la partecipazione nelle società bancarie nella misura inferiore al 50% per impedirne il controllo di maggioranza».

«Anche la Cassa di Risparmio di Firenze, a seguito dell'applicazione della legge - prosegue la risoluzione - vede oggi il seguente assetto societario: la "Fondazione Cassa di Risparmio Firenze" con il 41,798 %, l'IMI S. Paolo di Torino con il 19,533%, BNP Paribas con il 6,856 %, la Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia con il 3,810 % e altri soci con il 28,003 %. Fatto importante, al di là del peso societario, è l'esistenza di "patti parasociali", tra l'ente cassa e la San Paolo di Torino che attribuiscono la gestione strategica a quest'ultima».

Secondo Morelli questa «gestione ha prodotto, al di là della bontà delle scelte, un profondo ricambio nella alta dirigenza della banca e attribuisce le principali funzioni strategiche a pur validi managers del nord espressi dalla gestione San Paolo». Il documento presentato dal capogruppo dell'Udeur impegna l'amministrazione «ad aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti dell'ente cassa di risparmio ipotizzando una rappresentanza del consiglio comunale per approfondire tutti questi aspetti e rappresentare gli interessi della città».

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