Gruppo Enel: i sindacati chiedono l’appoggio delle istituzioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2003 07:19
Gruppo Enel: i sindacati chiedono l’appoggio delle istituzioni

Il futuro del gruppo Enel e la dismissione delle società Real Estate, Ape e Sfera non riguardano solo i lavoratori, ma anche i cittadini toscani e la qualità del servizio per il territorio. Con questa consapevolezza, e con l’obiettivo di fare chiarezza sulla questione, la commissione consiliare Territorio e ambiente ha svolto ieri un’audizione con i sindacati del gruppo e nei prossimi giorni incontrerà l’azienda. Oltre al presidente, Sirio Bussolotti (Ds) e al vicepresidente, Franco Banchi (Cdu), erano presenti Alfonso Lippi e Virgilio Simonti dei Ds e Erasmo D’Angelis della Margherita.

Da parte sindacale, la preoccupazione registrata è stata forte. A destare allarme, soprattutto, sono la mancanza di coinvolgimento dei sindacati nelle scelte, il progressivo abbandono del territorio toscano, la latitanza di un piano industriale più volte annunciato ma altrettanto spesso rimandato. Per ottenere più attenzione da parte del gruppo, i sindacati – Fnle-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem e Faile - hanno dichiarato di essere pronti a nuove azioni di protesta, anche molto forti. I progetti di dismissioni, che in Italia riguardano circa 2000 persone, in Toscana toccano circa 150 lavoratori nelle tre società citate, che svolgono per lo più mansioni di servizio, come la manutenzione degli impianti e la gestione delle buste paga.

In alcuni casi, stando alle dichiarazioni delle rappresentanze sindacali, si arriva al paradosso di vendere i rami aziendali, per poi affidare alle medesime strutture, divenute esterne al gruppo, le stesse mansioni. Stando così le cose, la richiesta che i sindacati avanzano alle istituzioni è quella di farsi sentire, per spingere l’Enel a rivedere le decisioni prese e a dimostrare più trasparenza sulla gestione del gruppo in Toscana. Tutto questo anche considerando che, a breve, la Regione si troverà a dover aggiornare il piano energetico regionale, per cui un quadro di maggiore chiarezza sulle reali intenzioni del gruppo diventa fondamentale.

Le sollecitazioni dei lavoratori sono state raccolte, nei loro punti essenziali, da tutte le forze politiche. “Il modo in cui l’Enel vorrà caratterizzare la sua presenza in Toscana è rilevante – ha detto Simonti – non solo per le relazioni sindacali e per la qualità del servizio, ma anche per capire che possibilità ci sono di contribuire ad una fase di ulteriore sviluppo della nostra Regione”. Non solo, ma, secondo Franco Banchi, “è il momento di aprire una discussione politica, che va portata al massimo livello possibile, presentando un documento in Consiglio regionale ed eventualmente coinvolgendo il Governo a livello nazionale”.

E’ stato il presidente Bussolotti a tirare le fila e chiudere l’incontro: “Faremo tutto quello che ci è consentito dalle norme – ha detto – A breve vedremo l’Enel, porteremo la questione nella prossima seduta del Consiglio regionale e, a stretto giro di posta, torneremo a sentirci per decidere eventuali altri passaggi”.

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