La Regione riconosce le associazioni dei disabili e arrivano i primi finanziamenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2003 15:50
La Regione riconosce le associazioni dei disabili e arrivano i primi finanziamenti

Il presidente della IV commissione consiliare Federico Gelli e Carlo Monti, presidente regionale U.I.C. (Unione Italiana Ciechi) e coordinatore della F.A.N.D. (Federazione delle associazioni storiche di disabili) hanno presentato ieri la nuova legge quadro (42 del 9/12/2002) riguardante la disciplina in materia di associazionismo e promozione sociale. Il testo, seppur suscettibile di miglioramenti, è il frutto di un lavoro a quattro mani fra la IV commissione consiliare e i rappresentanti regionali delle associazioni storiche dei disabili.
Rispetto alle disposizioni precedenti, si introducono così numerose novità che rimediano al vuoto legislativo che lasciava la Toscana fra le ultime regioni in materia di associazionismo e promozione sociale.

Innanzitutto sarà istituito un registro delle associazioni, le quali vi entreranno solo se in possesso di una sede legale, di uno statuto e se sapranno dimostrare un certo livello di democraticità interna ai rispettivi organi. L’iscrizione al registro non ha scadenze, le associazioni iscritte saranno rappresentative negli organi consultivi, da interpellarsi in materia di disabilità. Accanto al registro nascerà anche un osservatorio regionale sull’associazionismo che studierà l’applicazione della legge.

Sarà presieduto dal presidente della Regione (o un suo delegato), dai rappresentanti delle associazioni e dei tre atenei toscani (Firenze, Pisa, Siena). Ma la novità sostanziale, in vigore da subito, è la costituzione di un fondo di dotazione, utilizzabile dalle associazioni per abbattere i costi degli interessi di eventuali mutui accesi presso istituti di credito per l’acquisto di sedi, ristrutturazioni delle stesse, acquisto di materiale e strumenti. Il fondo ammonta a 100.000 euro per il 2003 e altrettanti per il 2004.
«Di fatto – afferma Federico Gelli – è una legge che coinvolge gli interessi di un toscano su tre.

Ossia di tutti quei cittadini impegnati nelle associazioni di promozione sociale e nelle associazioni di volontariato in genere. Con questa nuova disposizione si liberano risorse e si concretano maggiori possibilità per questo prezioso settore, oltre a delimitare con precisione i compiti e i criteri per il riconoscimento delle associazioni titolari di questo diritto».
Le associazioni storiche dei disabili si dicono soddisfatte, ma con qualche riserva. «Questo è un primo passo – ammette il presidente U.I.C.

e F.A.N.D. – ma adesso dovremo verificare le scelte che la Regione prenderà in sede di decreto attuativo. Quello che noi temiamo è che a godere dei benefici di questa legge, che già arriva in ritardo rispetto alle altre regioni di Italia, siano anche associazioni fittizie che rappresentano altro che se stesse. Togliendo così risorse vitali alle realtà che da sempre operano nel campo e che, solo in Toscana, contano 200mila aderenti. Per tutte queste i contributi istituiti con questa nuova legge rappresentano la possibilità di garantire continuità, efficacia e qualità degli interventi in favore dei minorati fisici, psichici o sensoriali».

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