Una piazza pedonalizzata con la ritrovata Loggia del pesce e il piano ammezzato riqualificato e rinnovato dall'introduzione di nuove attività che consentano un'utilizzazione maggiore degli spazi del mercato. Sono questi i tratti salienti del progetto di riqualificazione del Mercato Centrale approvato, per adesso a livello di studio di fattibilità, dalla giunta comunale nell'ultima seduta del 2002 e presentata questa mattina dall'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola e dall'architetto Alberto Breschi che ha progettato l'intervento.
"Il Mercato Centrale in questi anni è stato oggetto di una serie di lavori di riqualificazione sia all'interno che all'esterno - spiega l'assessore Coggiola -: oltre alla costruzione delle nuove pescherie, sono stati rifatti gli impianti e il pavimento del piano terra, realizzati due ascensori e un montacarichi, servizi igienici per il pubblico e per gli operatori e sono state abbattute le barriere architettoniche. Adesso è arrivato il momento di intervenire sul piano ammezzato, dove si trovano i banchi di ortufrutta, e sulla piazza esterna, attualmente utilizzata per il carico e scarico merci e per la raccolta dei rifiuti".
Le funzioni a servizio del mercato saranno infatti spostate sotto la piazza, in un piazzale-parcheggio interrato destinato a ospitare il carico e scarico delle merci, i cassonetti dei rifiuti con la possibilità di svuotarli sul posto, il parcheggio di autocarri e furgoni. La piazza, liberata dall'uso attuale a servizio del mercato, verrà recuperata al ruolo di "salotto" urbano: sarà uno spazio aperto pedonalizzato di circa 4.800 metri quadrati su cui tornerà anche la storica Loggia del Pesce.
Per quanto riguarda invece l'interno del mercato, l'intervento interesserà il piano ammezzato, attualmente occupato dai banchi dell'ortofrutta, e prevede una razionalizzazione e riqualificazione degli spazi con l'introduzione di alcune nuove attività ospitate in due strutture di vetro. "L'obiettivo è di far vivere il mercato anche dopo le 14, l'orario classico di chiusura - aggiunge l'assessore Coggiola - e al tempo stesso rendere interessante dal punto di vista economico gestire la struttura".
Per realizzare l'operazione, dal costo complessivo di circa 8 milioni di euro, il Comune ha deciso di ricorrere a uno strumento nuovo per coinvolgere soggetti privati, la Società di trasformazione urbana. "L'Amministrazione mette a disposizione i fondi già previsti in bilancio - spiega l'assessore Coggiola - e che coprono la metà del costo complessivo. Per il resto si ricorre all'intervento di una società di trasformazione urbana. Si tratta di una società mista pubblico-privata della quale l'Amministrazione conserverà la maggioranza delle azioni e che poi gestirà il mercato per il tempo necessario a recuperare l'investimento".
In concreto verrà bandito un procedimento di evidenza pubblica per selezionare il partner privato di minoranza che dovrà presentare il piano economico-finanziario attraverso cui reperire i finanziamenti. Per quanto riguarda i tempi, l'obiettivo dell'Amministrazione è completare la procedura di costituzione della società entro la fine del 2003 e successivamente dare il via ai lavori.
