La microimpresa risorsa della nostra economia, secondo la Cna

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2002 06:45
La microimpresa risorsa della nostra economia, secondo la Cna

"Dobbiamo far fronte ad un periodo di crisi e di difficile congiuntura con politiche più forti e decise, che siano di sostegno anche per le microimprese che oggi rappresentano il 75% dell'Albo Artigiani regionale".
Così ha commentato Marco Baldi, neo presidente della Cna Toscana che ha sostenuto l'impegno della Federazione regionale verso strutture imprenditoriali con meno di due addetti "che nello scenario economico regionale potranno rappresentare - ha aggiunto - un punto di riferimento, di incontro, di dialogo e confronto spesso dimenticato".
Avvicinare le imprese alle istituzioni, sostenendo il metodo della concertazione, è uno degli obiettivi della Cna Toscana (44 mila imprese iscritte) che ritiene importante rafforzare le relazioni con la Regione, e gli altri interlocutori, in relazione soprattutto allo Statuto, al programma straordinario degli investimenti 2003-2005, al Testo Unico per l'Artigianato ed agli altri grandi temi che riguardano lo sviluppo del territorio.
Ma il neo presidente regionale ha posto anche l'accento sulla necessità di consolidare il rapporto, già costruttivo, con le altre organizzazioni di rappresentanza con particolare attenzione a quelle delle piccole e medie imprese e specialmente con Confartigianato Toscana.

Nonché rafforzare le strutture operative unitarie presenti come Artigiancredito, Ebret, Artex, Cert.
"Per l'attuazione di questi impegni sarà necessario - ha concluso Baldi - l'apporto convinto di tutto il sistema della CNA Toscana nelle sue articolazioni territoriali, settoriali e societarie. Per questo l'impegno di un rafforzamento interno alla CNA Toscana diventa prioritario e determinante per tutti".
Conferma della metodologia della concertazione nel rapporto con gli interlocutori istituzionali, Regione Toscana in primis.
Grande attuazione al processo federativo in tutte le sue articolazioni, con líobiettivo di non creare momento di costi e di adeguamenti per le imprese ed i cittadini (previa applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale e verticale), ma di favorire líavvicinamento delle istituzioni stesse alle imprese.
Importante saranno le relazioni con la Regione Toscana che riguarderanno principalmente lo Statuto, il programma straordinario degli investimenti 2003/2005) il progetto moda 2003/1005, il Testo Unico per líArtigianato, il credito (tenuto conto di Basilea 2) e la finanza innovativa, l'internazionalizzazione delle imprese, le infrastrutture, líinnovazione di processo e di prodotto con il coinvolgimento diretto tra le imprese e l'Università, la formazione.
Il tutto commisurato alla dimensione tipica delle imprese toscane (microimpresa, artigianato e PMI) affinché, si possa aumentare la capacità competitiva sui mercati, specialmente quelli internazionali.
Consolidamento del rapporto costruttivo già in essere con le altre Organizzazioni di rappresentanza, con particolare riguardo a quelle delle piccole e medie imprese e specialmente con Confartigianato Toscana e rafforzamento delle strutture operative unitarie presenti (Artigiancredito, EBRET, Artex, CERT).

Situazione Economica
Comparto Moda
Preoccupazione sullo stato attuale dell'intero comparto (compreso oreficeria), vista anche la sua incidenza sullíeconomia regionale (circa il 20%).
Settore Metalmeccanico
Forte preoccupazione della subfornitura per le 4 e le 2 ruote (crisi FIAT e Paiggio) ed andamento non soddisfacente per la subfornitura della metalmeccanica (di precisione e di produzione macchine pesanti).
Servizi
Andamento congiunturale non positivo, con punte preoccupanti per i servizi alle persone.
Edilizia
Settore in crescita, anche numerica, che garantisce una sostanziale tenuta dellíAlbo delle Imprese Artigiane, anche se timidi segnali di controtendenza si delineano allíorizzonte.

In evidenza