La Conferenza per l'ambiente: al Palaffari si fa il punto sull'attuale stato dell'ambiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2002 19:24
La Conferenza per l'ambiente: al Palaffari si fa il punto sull'attuale stato dell'ambiente

FIRENZE- Dodici grandi obiettivi per il futuro sostenibile della Toscana che caratterizzeranno le politiche ambientali della Regione Toscana nei prossimi anni. Sono quelli contenuti, in dettaglio, nel Piano regionale di azione ambientale presentato in questi giorni alla Conferenza regionale del Palaffari: Ecco quali sono:
- stabilizzare e ridurre i consumi energetici;
- aumentare la percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili;
- ridurre emissioni di gas serra secondo gli obiettivi di Kyoto,
- ridurre e eliminare la percentuale di popolazione esposta a livelli dio inquinamento atmosferico superiori a quelli previsti dalle direttive comunitarie;
- ridurre e eliminare la percentuale di popolazione esposta a livelli dio inquinamento atmosferico superiori a quelli previsti dalle direttive comunitarie;
- ridurre la produzione di rifiuti;
- ridurre o eliminare il conferimento di rifiuti in discarica;
- eliminare la percentuale di acque non depurate;
- garantire un prelievo sostenibile delle risorse idriche;
- conservare la biodiversità e ridurre il numero delle specie in via d'estinzione o mnacciate;
- aumentare la percentuale di aree protette;
- ridurre la dinamica delle aree artificiali;
- prevenire il rischio idrogeologico.


"Il Piano - spiega l'assessore all'ambiente Tommaso Franci - rappresenta l'atto di indirizzo che dovrà orientare le politiche regionali verso una strategia per un futuro sostenibile. Questo anche sula base degli indicatori sullo stato di salute del nostro ambiente, che presentiamo in questa stessa Conferenza. Stato che è sicuramente a luci ed ombre, con situazioni in cui abbiamo già raggiunto e superato gli obiettivi fissati a livello internazionale ed altre situazioni che ancora esigono da parte noi uno sforzo particolare".


In particolare notevole - e ben superiore all'obiettivo comunitario fissato al 22 per cento - è la percentuale toscana di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili (era già il 28 per cento nel 2000), così come la percentuale della superficie delle aree protette, che con il 9,18 per cento è a un passo dall'obiettivo comunitario del 10 per cento. Significativa la riduzione della percentuale di conferimento dei rifiuti in discarica (dal 67 per cento del 1999 al 58 per cento del 2001).

Da segnalare invece l'aumento dei gas serra, incrementati rispetto al 1990 di crica il 5 per cento, contro un obiettivo fissato dai protocolli di Kyoto, di una riduzione del 6,5 per cento rispetto al quello stesso 1990 entro il 2010. Importante anche la percentuale della popolazione esposta all'inquinamento atmosferico: tra il 30 e il 40 per cento dei cittadini toscani, secondo i vari inquinanti.
E' stato calcolato in 4,01 "ettari" pro capite il valore dell'"impronta ecologica" per la Toscana, intendendo con questa espressione un indicatore messo a punto a partire dagli anni Ottanta, mediante il quale si misura quanta natura è stata utilizzata per la produzione delle risorse consumate da una determinata popolazione.

Per valutare questo dato, va ricordato che gli studi internazionali hanno dimostrato che per essere in equilibrio dal punto di vista della sostenibilità e dell'equità gli abitanti della terra oggi dovrebbero consumare, in base alla capacità della biosfera, 1.9 "ettari" a testa. Il consumo è invece di 2.3 "ettari" per abitante, con un deficit ecologico di circa 0,4 "ettari". Si consuma insomma già più di quanto abbiamo a disposizione. L'"impronta ecologica" della Toscana, calcolata per la prima volta per incarico della Regione al Wwf, è stata illustrata questa mattina da Gianfranco Bologna nell'ambito della Conferenza regionale per l'ambiente in corso al Palazzo degli affari.

"Uno studio che abbiamo voluto per collocare la Toscana nell'ambito degli scenari globali - spiega l'assessore all'ambiente Tommaso Franci - Non era ovviamente difficile prevedere che la Toscana, regione che fa parte del Nord del mondo, ovvero di quel 20 per cento che consuma l'80 per cento delle risorse, facesse registrare un valore ben più alto di quel 2,38 calcolato a livello mondiale. Ma certo fa riflettere che il valore della Toscana sia quasi il doppio del valore considerato sostenibile a livello planetaro, nonché leggermente superiore alla media nazionale di 3,84 "ettari".

E' un dato di cui dovremo tenere indubbiamente conto per le nostre politiche regionali. Bisogna smettere di inseguire i sintomi della crisi ecologica e di tutti i vari tipi di inquinamento e bisogna scegliere le strade dell'ecoefficienza come modo per valutare quanto siamo vicini alla sostenibilità sia come modo di produrre che di consumare".

In evidenza