Fratello/Sorella Latte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2002 06:26
Fratello/Sorella Latte

Il progetto Fratello/sorella di latte è stato proposto e sviluppato dalle Unità Operative di Ginecologia e Ostetricia, Pediatria, Servizi Territoriali ed Educazione alla Salute dell'Asl 11 di Empoli, in stretta collaborazione con tutti i Comuni del nostro territorio e con: Movimento Shalom, Progetto Agata Smeralda e "Progetto Salva un bambino".
La denominazione del progetto deriva dalla cultura del baliatico, centrale nella storia delle donne fin dai tempi più antichi. Questa attività, che fino a non molto tempo fa rappresentava l'unica possibilità di sopravvivenza per i bambini orfani, abbandonati o le cui madri non avevano latte, era una forma di solidarietà fra donne della stessa comunità o un vero e proprio lavoro remunerato e che, in questo caso, costringeva molte donne a lasciare un figlio nato da poco per allattare un figlio altrui.
Con questo progetto si vuole recuperare l'aspetto solidale del baliatico all'interno di una comunità ormai globale, consentendo a madri sfortunate di crescere il proprio figlio grazie all'aiuto di un'altra donna.
Ma in cosa consiste il progetto? Semplicemente nel proporre ai genitori di un neo nato negli Ospedali di Empoli e San Miniato l'adozione a distanza di un bambino nato negli stessi giorni in un paese in via di sviluppo oppure di aiutare una mamma sieropositiva a non trasmettere il virus dell'HIV al suo bambino consentendole di effettuare il test e di acquistare i farmaci necessari grazie ad una donazione di 25 euro.
Il progetto sarà illustrato durante i Corsi di Preparazione al Parto tenuti dalla ASL 11, in modo da sollecitare una prima riflessione da parte della coppia.

Sarà quindi illustrato di nuovo, o per la prima volta a chi non ha frequentato i Corsi, dopo la nascita del proprio figlio. Ogni donna riceverà il pieghevole con i dati essenziali sulle caratteristiche del progetto e le indicazioni relative alle Associazioni che la coppia può contattare per operare la scelta che ritiene più opportuna.
Se gli obiettivi concreti di questo progetto sono di consentire ai genitori di un bambino nato negli Ospedali di Empoli e San Miniato l'adozione a distanza di un bambino o di aiutare una mamma sieropositiva a non trasmettere il virus dell'HIV al suo bambino consentendole di effettuare il test e di acquistare i farmaci necessari, fondamentali sono gli obiettivi educativi.


Con il progetto "Fratello/sorella di latte", infatti si darà soprattutto un contributo alla promozione della salute dando l'opportunità di esprimere la gioia immensa per la nascita di un figlio non solo, come spesso accade, in termini consumistici, ma in termini solidaristici ed educativi. Un'analisi anche superficiale della nostra società rivela notevoli segni di disagio e di disorientamento. Per i "figli del benessere" i maggiori pericoli sembrano derivare dai valori fondanti la nostra società che sono sempre di più quelli dell'avere: successo, potere, denaro in abbondanza.

Un avere che, non essendo soddisfazione di bisogni reali e profondi, lascia un vuoto e si traduce sempre più spesso negli inquietanti episodi che popolano la cronaca dei nostri giornali. Un'interpretazione di questi eventi potrebbe essere quella proposta da S. Vigetti Finzi: "Incapaci di darsi un progetto vivono qui e ora, a rischio di implodere nelle angustie di una vita che non concede proiezioni nel futuro. Non li abbiamo forse educati che tutto, da un certo languorino all'angoscia più profonda, si cura con le cose? Sottraiamoli sin da piccoli alle lusinghe dei consumi e consegniamo progressivamente la vita nelle loro mani perché imparino a gestirne la complessità e l'ambivalenza.

A noi resta il compito di attrezzarli culturalmente e formarli affettivamente, sostenendo con speranza e fiducia il loro futuro."
A partire da queste considerazioni questo progetto va visto come uno strumento per promuovere l'educazione alla mondialità, la presa di coscienza dei problemi del terzo mondo, un cambiamento di mentalità, una revisione dei propri stili di vita, una riscoperta dell'essenzialità contro ogni tipo di spreco.

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