FIRENZE- La Regione Toscana si doterà di una sua legge sull'edilizia sostenibile, con l'obiettivo di promuovere ed incentivare interventi di progettazione, ristrutturazione ed manutenzione delle abitazioni ispirati a criteri quali il risparmio energetico, il riutilizzo di materiali, la riduzione dei rifiuti, delle emissioni in atmosfera, dei consumi idrici. E' quanto ha annunciato l'assessore all'ambiente della Regione Toscana, Tommaso Franci, intervenendo questa mattina in apertura dei lavori del convegno "L'edilizia sostenibile e la Toscana", organizzato all'Auditorium del consiglio regionale dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Firenze.
"L'attenzione per la bioedilizia - ha spiegato Franci - fa parte di un'attenzione più complessiva per i comportamenti ecologici diffusi, nella consaevolezza che molti problemi ambientali possono trovare risposte importanti nei comportamenti delle famiglie, nelle scelte di consumo, negli stili di vita". E' stato l'assessore provinciale all'edilizia, Alberto Di Cintio, a ricordare come una casa ecologica non solo è amica dell'ambiente ma si traduce anche in un risparmio economico. E' stato infatti calcolato che in un anno una casa costruita con criteri tradizionali costa 2.205 euro in energia, contro i 919 di una casa ecologica.
Quanto all'impatto sull'ambiente, un solo impianto condominiale di riscaldamento a gasolio inquina più di 250 auto in circolazione; oltre un terzo delle emissioni dei gas serra, indicati come responsabili del mutamento climatico planetario, deriva dall'edilizia; lo stesso settore è responsabile di circa il 30 per cento dei consumi energetici nazionali. Sono solo alcuni dati, che però già danno la misura di quanto sia importante il "buon costruire" e il "buon abitare", cioè di quanto sia importante promuovere edilizia sostenibile e sviluppare esperienze di bioarchitettura.
E' un terreno su cui la Regione Toscana da tempo si sta muovendo, nella consapevolezza che le città - e ricordiamo che l'80 per cento della popolazione europea vive in zone urbane - non possono accollare l'"onere ambientale" dello sviluppo alle rispettive immediate periferie, alle campagne circostanti, o alle generazioni future; che è importante insomma pensare ad edifici integrati al massimo con l'ambiente circostante, utilizzando risorse rinnovabili e limitando il consumo di quelle non rinnovabili.
L'iniziativa di oggi - a cui hanno partecipato anche imprese ed istituti di credito - consentirà di mettere a punto i contenuti della legge che la giunta intende predisporre nei prossimi mesi.