La Provincia aderisce alla Banca etica, che ha inaugurato stamani i nuovi uffici fiorentini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2002 15:54
La Provincia aderisce alla Banca etica, che ha inaugurato stamani i nuovi uffici fiorentini

26 novembre 2002 - La Provincia di Firenze ha aderito alla Banca popolare etica. “Crediamo – dichiara il Presidente della Provincia Michele Gesualdi – che sia decisivo impegnarsi per orientare i risparmi di tanta gente secondo precisi criteri morali. L’etica viene ben prima del profitto a ogni costo. Noi guardiamo con favore alle imprese bancarie che mostrano sensibilità in questa direzione”. Con una mozione, elaborata in Sesta commissione consiliare e approvata con i voti favorevoli della maggioranza di Centrosinistra e Rifondazione comunista, l’astensione di Forza Italia e An (contrario il Ccd), la Giunta provinciale era stata impegnata nel maggio scorso dal Consiglio a decidere con quali banche avere rapporti finanziari “in base anche a principi etici”.
Il Consiglio Provinciale di Firenze ha approvato (a favore la maggioranza e Rifondazione Comunista) la delibera presentata dall’assessore al bilancio Masi inerente la sottoscrizione di quote azionarie per la Banca Popolare Etica.

Respinto l’emendamento presentato dal consigliere di AN Massai che chiedeva di cassare nella premessa della delibera le parole “senza fini di lucro”. Secondo Massai nello Statuto della Banca Popolare Etica “è scritto in maniera chiara e inequivocabile che alla fine dell’anno sociale vi saranno dei dividendi che saranno dati ai soci. Il lucro c’è – ha detto Massai – perché il lucro in questo caso è il dividendo. Non è un’operazione di livello etico ma solo un’operazione di livello propagandistico”.

L’assessore Masi ha ribattuto spiegando che nella premessa è spiegato il concetto di Banca senza fini di lucro: “Lo dimostra lo statuto della banca e l’attività che è portata avanti – ha chiarito Masi – e lo stesso Consiglio ha approvato una delibera in cui invitava la giunta ad aderire alla Banca Etica, che è sicuramente senza finalità di lucro e questo lo dimostrano i progetti approvati. La Banca è ancora una realtà, dal punto di vista strettamente finanziario, in crescita. E’ scresciuta negli ultimi due anni ma conserva ancora una dimensione molto piccola.

Tutte le attività della Banca sono portate avanti verso le società onlus, nei riguardi della raccolta del risparmio, per finanziare alcuni progetti di organizzazioni non governative a livello internazionale. Il consigliere di AN Nistri ha parlato invece dell’eticità delle banche: “E sbagliato creare una riserva indiana per una banca che persegue fini etici e condannare il resto del sistema bancario. Il tema dell’eticità del sistema bancario è troppo vasto – ha spiegato Nistri – per ridurlo a sole belle parole”.

Il capogruppo di Forza Italia Bevilacqua ha presentato un ordine del giorno, a nome di tutto il gruppo, per impegnare il Presidente Gesualdi e il rappresentante della Provincia nell’assemblea dei soci della banca per apportare due modifiche allo Statuto della Banca Popolare Etica per ridurre al 10% la distribuzione degli utili conseguiti dalla società. L’ordine del giorno non è stato approvato. Per il capogruppo dei Verdi Gatteschi, già socio di Banca Popolare Etica “quando si parla di soldi e si organizzano banche chiunque è costretto a rispettare le regole.

La Banca Etica non ha mai distribuito un centesimo di utile perché è una scelta coerente con i principi veri di questa operazione”. A rafforzare le tesi di Gatteschi è intervenuto il consigliere dei Comunisti italiani Marconcini, anche lui già socio: “La Banca Etica si fonda su questo principio e questo patto tra tutte le varie associazioni: gli utili non verranno distribuiti”. Terzo sottoscrittore della banca il consigliere dei Ds Matteoli: “La distribuzione dell’utile ai soci è prevista come eventuale sulla base di una delibera dell’assemblea che non decida di porre a riserva naturale l’eventuale utile”.

Per Filippini di Forza Italia “La presenza della Provincia in Banca Etica deve essere però un rafforzamento all’interno della stessa”. Al momento del voto sono usciti i consiglieri Marconcini e Gatteschi. Non ha votato Matteoli.
«L'apertura, nella nostra città, di uno sportello di Banca Etica garantirà un'alternativa all'attuale sistema bancario e contribuirà a modificare comunque le attività di tutti gli enti che operano sul mercato finanziario costringendoli a prendere in considerazione i parametri etici».

Il giudizio è del capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «l'approvazione, da parte del consiglio comunale, di una specifica mozione dei Verdi ha fatto sì che banche come Cassa di Risparmio di Firenze e Monte di Paschi siano uscite dal settore del commercio di armi». «Il sistema bancario toscano - ha proseguito Papini - presenta poi gravi carenze in molti altri settori e ciò influenza fortemente l'economia regionale. In particolare l'attenzione all'imprenditoria giovanile è modesta e in generale le condizioni praticate agli imprenditori locali non sono molto favorevoli rispetto a altri sistemi bancari in Italia e all'estero.

Qui è opportuno ricordare che Banca Etica prevede di avere particolare attenzione verso il terzo settore, ovvero verso l'associazionismo, e verso le imprese giovanili e locali, prevedendo anche forme di microcredito. Una riflessione sul sistema bancario in Toscana è comunque ormai necessaria anche per capire il collegamento tra le condizioni praticate dalle banche toscane agli imprenditori locali e il sistema dei fallimenti più o meno pilotati che hanno distrutto molte imprese toscane e rovinato migliaia di famiglie.

Sarebbe interessante sapere quale quota delle abitazioni nel centro di Firenze di proprietà di banche derivano da acquisizioni da aste fallimentari».
“Voi siete un segno di concreta speranza per molte persone che i casi della vita hanno condotto a sperare, spesso contro ogni speranza, in una banca capace di osservare l’uomo non per quello che ha, ma per quello che è”. Questo il messaggio che il vicepresidente della giunta regionale, Angelo Passaleva, ha inviato in occasione dell’inaugurazione dello sportello fiorentino di Banca Etica.

“Immagino – scrive ancora Passaleva – che non sia semplice essere una banca ‘diversa’, capace cioè di stare comunque sul mercato salvaguardando però determinati valori umani e civili e per questo, pur essendo oggi un assente giustificato, trovo impossibile essere ‘silente’ davanti ad un fatto così importante, un’occasione di festa e di impegno alla quale non voglio mancare affidando a queste righe il compito di rappresentarmi”. Il vicepresidente della giunta regionale conclude il suo messaggio con l’augurio “caloroso” di un buon lavoro, che potrà contare, nel rispetto delle reciproche competenze, sul sostegno della Regione.

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