Approvato il Piano di assistenza sociale per oltre 101 milioni di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2002 15:48
Approvato il Piano di assistenza sociale per oltre 101 milioni di euro

Gli anziani, i minori, i disabili: queste le priorità di intervento indicate dal Piano Zonale di Assistenza Sociale approvato a metà novembre dalla Conferenza di zona (Comune, Consigli di Quartiere, Provincia e Asl) e presentato questa mattina dall'assessore alle politiche socio-sanitarie Graziano Cioni. A Firenze la spesa corrente per abitante in campo sociale risulta la maggiore in Toscana: nel 2000 si è attestata su 246,55 euro (pari a 477.384 lire) contro una media regionale di 133 euro.

Negli ultimi anni la spesa sociale a Firenze è progressivamente aumentata: tra il 2000 e il 2001 l'incremento è stato del 7,31% mentre tra il 2001 e il 2002 la crescita percentuale si è attestata sull'1,39%. Tradotto in cifre, nel 2000 la spesa complessiva compreso il sociale allargato è stata di quasi 93 milioni e 645mila euro, nel 2001 si è superato la soglia dei 100 milioni di euro (per la precisione 100.492.318) mentre nel 2002 si prevede di arrivare a 101 milioni e 890mila euro quasi tutti provenienti dal bilancio comunale.

I fondi attribuiti dalla Regione per il Piano di Zona ammontano infatti al 7,71%. "Si tratta di una scelta di civiltà - aggiunge l'assessore Cioni - per rispondere ai bisogni crescenti di una città metropolitana come Firenze. Quest'anno la spesa pro capite supererà i 250 euro". Ma, di fronte a un aumento della domanda di prestazione e servizi da parte di anziani, disabili e giovani, si deve fare i conti con difficoltà in materia di risorse derivate dalle scelte contenute nella Finanziaria.

"Abbiamo notevoli problemi a mantenere gli attuali livelli di prestazioni- - ammette l'assessore Cioni -. La situazione è critica a causa dei tagli ai trasferimenti agli enti locali e alle altre scelte previste nella Finanziaria". Gli interventi messi in campo dall'Amministrazione nei settori prioritari garantiranno comunque la possibilità di accedere a tutti coloro che hanno bisogno, una particolare attenzione ai soggetti deboli e l'appropriatezza delle prestazioni e dei servizi erogati. Per quanto riguarda la ripartizione dei fondi, oltre alla percentuale riservata alle spese per il personale (pari al 26,90%), oltre il 56% degli oltre 101 milioni di euro è dedicato alle priorità individuate dall'Amministrazione: gli anziani (19,79% pari a oltre a 20 milioni di euro), i minori (complessivamente si tratta del 36,29% tra interventi a carattere educativo e azioni per i diritti dei minori per una cifra intorno ai 35 milioni e mezzo di euro), per il sostegno ai disabili (6,52% pari a oltre 6 milioni e mezzi di euro).

"Le priorità individuate dal piano di zona non fanno che confermare le azioni in atto - aggiunge l'assessore Cioni - e l'obiettivo è non solo di non tagliare i servizi nonostante i problemi derivanti dai taglio della Finanziaria ma anzi di rafforzare i servizi e le prestazioni erogate". In dettaglio per gli anziani saranno incrementati i rafforzerà gli interventi domiciliari e l'assistenza per le persone gravi. Per i disabili invece la strada individuata è quella di potenziare gli interventi relativi al "Dopo di noi" e alle tematiche del lavoro.

Per i minori, si incentivano gli interventi relativi allo sviluppo dell'adozione, degli affidi e ai temi riguardanti i bambini abbandonati. Ma l'attenzione per le aree prioritarie non fa dimenticare gli altri interventi come evidenziano anche gli stanziamenti previsti dalla spesa sociale per la responsabilità familiare (6,26%), l'emergenza abitativa (2,41%), gli interventi per l'inclusione sociale di soggetti appartenenti alle fasce deboli (2,37%) e per gli immigrati (2,23%), le azioni contro la povertà (1,53%), gli interventi per il reinserimento sociale dei soggetti con le dipendenze (0,38%), le azioni di sostegno della tutela della salute mentale (0,26%).

Nello specifico per quanto riguarda gli interventi contro la povertà per i quali sono stati stanziati oltre un milione e mezzo di euro, l'Amministrazione ha puntato sulla prevenzione. Quattro le indicazioni di lavoro: consolidamento e ottimizzazione del sistema di servizi e prestazioni erogati; perseguimento dei principi di sussidarietà e di solidarietà valorizzando i rapporti con il Terzo Settore; sostenibilità economica e sociale, anche attraverso il ricorso a forme di partecipazione alla spesa dei cittadini con criteri di equità; infine integrazione dei sistemi con la sperimentazione della Società della Salute.

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