Piancastagnaio: la centrale Pc2 sarà dismessa, presentato il progetto

Redazione Nove da Firenze
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22 novembre 2002 16:19
Piancastagnaio: la centrale Pc2 sarà dismessa, presentato il progetto

FIRENZE- L’assessore all’ambiente Tommaso Franci ha incontrato oggi gli amministratori degli enti locali della provincia di Siena per parlare delle problematiche connesse all’attività geotermica dell’Amiata senese. E nel corso della riunione l’assessore ha illustrato i quattordici punti del piano d’intervento approvato dalla giunta regionele nel mese di settembre e già in piena fase di attuazione: “un piano che consente - ha sottolineato Franci – di fornire risposte concrete alla popolazione dell’Amiata ed agire nei confronti delle inadempienze, fino ad oggi, di Enel Green Power, salvaguardando al contempo una risorsa locale indispensabile allo sviluppo sostenibile della Toscana”.


Il governo regionale conferma infatti l'importanza strategica della geotermia – 5 milioni di KWh prodotti ogni anno, pari a circa il 23 per cento del fabbisogno regionale, oltre 1200 unità lavorative ed un indotto di alcune centinaia - ma esige risposte adeguate agli specifici problemi ambientali e di sicurezza che può sollevare. “Presupposto imprescindibile – ribadisce Franci – senza cui non si può parlare di mantenimento degli impianti di geotermia nel senese”
Enel Green Power, che ha sede in Toscana ed un fatturato di oltre 370 milioni di euro, ha già depositato l’istanza con tutto il progetto di riordino degli impianti geotermici di Piancastagnaio: in particolar modo sarà dismessa la centrale “Pc2”, saranno applicati nuovi impianti di abbattimento alle centrali geotermiche dell’Amiata senese, ma anche garantita la prosecuzione della cessione di calore a Floriamiata, struttura serricola che fino ad oggi utilizzava il vapore della stazione di Piancastagnaio.


“Nella prossime settimane – ha aggiunto Franci – saranno disponibili anche i primi risultati dell’attività di controllo sul rispetto dei limiti delle emissioni delle centrali geotermiche”. “Attività – ricorda l’assessore – mai svolta dallo Stato, che fino a poco tempo fa era competente della materia, ed invece voluta e garantita da subito dalla Regione, a cui il settore è adesso transitato”.
Già nei prossimi giorni Franci sarà a Piancastagnaio per illustrare a cittadini e amministratori il piano ed il suo stato di attuazione.

“Non essere capaci di riuscire a garantire un corretto uso delle risorse geotermiche per soddisfare i fabbisogni energetici della nostra Toscana - conclude l’assessore - costituirebbe una grave fallimento politico ed una negazione proprio di quei presupposti che hanno portato la giunta regionale a confrontarsi sui temi della globalizzazione e che sono oggi nel settore dell’energia tanto più evidenti dopo il disastro della petroliera affondata nell’Atlantico davanti alle coste spagnole”.
Un esempio: “I 530 GWh prodotti dalle centrali geotermiche dell’Amiata senese – spiega Franci - equivalgono a circa 130 mila tonnellate di olio combustibile, ovvero a due delle petroliere affondate”
"D'altronde – ha poi proseguito - anche dalla presentazione dei primi risultati dello studio Spineco sulla sostenibilità della provincia di Siena, realizzata dallo staff del professor Tiezzi, risulta chiaro che la buona performance in termini di efficienza ecologica della provincia dipende in buona misura anche dalla presenza dello sfruttamento dell'energia geotermica".

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