Centri commerciali naturali, al via oltre 50 progetti per riqualificare i centri storici e valorizzare gli esercizi commerciali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2002 16:40
Centri commerciali naturali, al via oltre 50 progetti per riqualificare i centri storici e valorizzare gli esercizi commerciali

FIRENZE- Sono già una cinquantina gli operatori commerciali del Comune di Castelfiorentino che hanno aderito al programma di interesse regionale Protocollo Vetrina Toscana, cofinanziato dalla Regione per circa 26.000 euro. Obiettivo del progetto, il sostegno alla creazione di un Centro commerciale naturale, grazie all'aggregazione di negozi, esercizi, servizi turistici che sorgono nella stessa zona o nella stessa strada e che costituiscono una rete e agiscono come soggetto di un'offerta commerciale integrata.
Lo ha detto l'assessore al commercio, turismo e terme Susanna Cenni intervenendo stamani nel corso del convegno, organizzato dal Comune di Castelfiorentino al Teatro del Popolo sul tema: "Il Centro commerciale naturale, uno strumento innovativo per la valorizzazione del centro storico".
"Quella del sostegno ai centri commerciali naturali - ha spiegato l'assessore - è una delle iniziative più importanti alle quali si lega il progetto Vetrina Toscana che, a Castelfiorentino come in molte altre realtà toscane, si propone di qualificare e valorizzare i centri storici, realizzando dei veri e propri centri commerciali all'aperto, luoghi protetti dal traffico, dove è piacevole passeggiare e fare acquisti".


La realizzazione del progetto di Castelfiorentino ha visto un attivo coinvolgimento delle associazioni di categoria del commercio e dell'artigianato, dell'associazione Centro storico e dei singoli commercianti.
Quello di Castelfiorentino non è un progetto isolato. Oggi in Toscana, ha detto ancora l'assessore, su questo tipo di interventi sono in via di attuazione oltre 50 progetti, cui sono destinati finanziamenti di Regione, Comuni, Camere di commercio per un importo complessivo di 5 milioni di euro.
"Siamo ancora in una fase sperimentale - ha aggiunto - ma possiamo già dire che il sistema si sta muovendo e che i rapporti fra enti pubblici e categorie sono ormai entrati in una fase di attiva collaborazione nei vari territori della regione.

Credo però che i tempi siano maturi per andare verso una seconda fase, verso un ulteriore salto di qualità. Si tratterà, cioè, di puntare ancora di più sulla sostenibilità e sulla qualità di produzione e distribuzione, sull'attenzione dei cittadini per ciò che acquistano e consumano, sui prodotti locali tipici, sulle certificazioni e sul commercio equo e solidale".

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