Lo ha chiesto la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «Siamo di fronte ad una verità incontestabile, il fallimento del bando di gara - ha detto la Sgherri - di fronte ad una situazione del genere mi sembra francamente insufficiente una comunicazione dell'assessore Tani. A questo punto sarebbe opportuno rivedere la scelta di vendere questo gioiello della città». «Siamo molto preoccupati dalle dichiarazioni dell'assessore Tani che vorrebbe aprire una trattativa privata - ha proseguito la capogruppo di Rifondazione Comunista - si tratta di una scelta pericolosa che apre la strada alla svendita della Centrale.
Le risorse ci sono per poter comunque costruire il nuovo stabilimento e una politica coscienziosa rimanderebbe alla realizzazione del nuovo stabilimento, e dunque alla rivalorizzazione dell'azienda, l'eventuale decisione di una cessione di quote azionarie».
«Ora più che mai - ha concluso la Sgherri - è importante non farsi dominare da questioni di principio, ovvero vendere comunque. Bisogna piuttosto riporre il primato della salvaguardia e della valorizzazione di questa importante realtà produttiva e di tutti quei piccoli produttori di latte che possono vivere e sopravvivere solo se questa realtà esiste».
"Il Comune ha il dovere di andare a verificare le reali intenzioni dei soggetti interessati all'acquisto progressivo della Mukki.
Fermare il percorso in questa fase, senza gli elementi per decidere è semplicemente assurdo". E' la ferma risposta dell'assessore alle aziende partecipate Simone Tani al capogruppo di Rifondazione Monica Sgherri che parla di "rischio di svendita della Centrale del Latte e quindi di rimandare alla realizzazione del nuovo stabilimento l'eventuale decisione di una cessione delle quote azionarie". "L'Amministrazione comunale non ha mai deciso per principio di vendere comunque, - ha ribadito l'assessore Tani- .
C'è invece un preciso dovere di verifica delle condizioni oggi non verificate a causa della prematura interruzione della procedura, fermo il principio di sviluppare e garantire la società e il suo tessuto produttivo."