Scandicci – Da oggi la scuola Gianni Rodari di Scandicci sarà chiusa alle normali attività didattiche. Una relazione tecnica, giunta sul tavolo dell’assessore alle manutenzioni Marcello Dugini, ha rivelato infatti uno stato di ulteriore indebolimento strutturale dell’edificio scolastico che ne pregiudicherebbe la sicurezza al verificarsi di un evento sismico. Immediato quindi l’intervento del Sindaco che con una ordinanza ha disposto la chiusura della scuola fino a lunedì. Per cinque giorni, il tempo necessario a formare un collegio di periti –il dirigente del settore lavori pubblici del Comune, un esperto dei vigili del fuoco, un tecnico della Prefettura, un esperto indicato dall’ordine degli ingegneri- che dovranno verificare ulteriormente il sussistere di un pericolo immediato e così grave da imporre la chiusura definitiva dell’edificio, l’interruzione della attività didattica ed il trasferimento in altra sede delle classi fino al termine dell’anno scolastico in corso.
La chiusura della Rodari, “un atto precauzionale e di necessaria responsabilità” come lo ha definito il Sindaco Giovanni Doddoli, comporterà intanto il trasferimento dei 343 studenti alla scuola Spinelli: cinque classi riprenderanno le lezioni già venerdì; le altre sette, lunedì. Poi, dopo il responso del collegio di esperti, sarà presa una decisione definitiva. Se per la Rodari sarà davvero verificata la inagibilità scatteranno immediamente le operazioni necessarie a far partire i lavori al prima possibile.
Per l’edificio, che aveva cominciato ad evidenziare negli ultimi tempi tutta una serie di problemi, erano infatti già stati previsti nel programma pluriennale delle opere lavori di consolidamento strutturale con un primo stralcio nel 2003 ed un secondo nel 2004 per circa 500 mila euro complessivi. La scuola Rodari fu inaugurata nel 1980, quindi prima dell’entrata in vigore della legge sismica che ha catalogato Scandicci in fascia 2 (media pericolosità).
