FSF: dibattito tra i commercianti
Papini ( Verdi ) si rivolge a Soderi, che risponde

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2002 17:45
FSF: dibattito tra i commercianti<BR>Papini ( Verdi )  si rivolge a Soderi, che risponde

''Tanti negozianti, tra coloro che hanno chiuso per il Social forum europeo, hanno ammesso di avere sbagliato; certo e' stata una occasione persa per Firenze ed e' stato brutto vedere le vetrine blindate''. E' il giudizio della Confesercenti di Firenze che stamani, in una conferenza stampa tenuta dal presidente provinciale Stefania Ippoliti e dai dirigenti, ha fatto il punto su quanto avvenuto in questi giorni. Decisa condanna per ''la campagna terroristica e per il clima di paura che e' stato alimentato da qualcuno ad arte, nessuna volonta' di criminalizzare chi ha chiuso'' e apprezzamento per prefetto, presidente della Regione e sindaco ''che hanno agito fuori dal conformismo dimostrando la volonta' della citta' di dialogare con tutti''.

''Qualcuno ci ha scritto - ha detto Ippoliti - confessando di essersi vergognato del gesto compiuto, ma a chiudere sono stati soprattutto i grandi marchi in franchising. La quasi totalita' dei negozi in periferia e' rimasto aperto come lo erano il 30-40% di quelli del centro storico. E gli affari sono andati molto bene: +30% nelle librerie, a dimostrazione del livello dei partecipanti al Social Forum, bene gli alimentari e la grande distribuzione e magazzini finiti degli ambulanti che vendevano prodotti dell' artigianato fiorentino''.

Soddisfatti, e' stato riferito, anche i gestori degli alberghi da una a tre stelle che hanno notato la gentilezza e l'educazione dei clienti e buoni affari anche al mercato centrale a San Lorenzo dove, e' stato detto, ''la dirigenza della Confcommercio ha diffuso ogni giorno un clima allarmistico''. Fabio Picchi, noto ristoratore e presidente cittadino di Confesercenti, ha proposto di far diventare il 9 novembre una data fissa, ''come megafono costante di una Firenze citta' aperta''. Critiche infine a ''coloro che hanno associato ad una forma di pizzo la campagna di solidarieta' promossa da molti ristoratori in favore dell'associazione Emergency di Gino Strada, e che, per il successo ottenuto, continuera' ancora''.

Nel corso della conferenza stampa e' stata resa nota la lettera del presidente nazionale Confesercenti Marco Venturi che ha espresso la sua gratitudine per ''le scelte coraggiose compiute in occasione del Social forum'' e perche' ''e' stata sconfitta l' idea di chi pensava alla citta' chiusa per una settimana ed hanno perso coloro che hanno scommesso di un commercio chiuso e travolto dalla paura''. Apprezzamento per ''l'apertura dei mercati e dei raggruppamenti commerciali su area pubblica del centro storico'' e' stato espresso, in una nota congiunta, dalle tre associazioni di categoria: Anva confesercenti, Fiva Confcommercio, Cisl ambulanti.
«Il presidente di Confcommercio Soderi tragga le conseguenze dal fatto di aver danneggiato i suoi iscritti».

Lo ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. «La posizione sul Forum Sociale Europeo dell'esponente più noto della Confcommercio cittadina che ha portato alla serrata di centinaia di esercizi commerciali - ha commentato Papini - ha fortemente danneggiato la categoria di cui Soderi dovrebbe invece fare l'interesse. Le difficoltà di approvvigionamento anche alimentare procurate ai partecipanti al forum e il tentativo di creare un'immagine di città chiusa, tentativo peraltro fallito, grazie anche alla maggior parte degli stessi commercianti stessi, ha danneggiato l'immagine degli esercenti fiorentini e di tutta la città.

Il conto dei danni economici ai commercianti è quindi tutto da addebitare a chi ha indotto a tenere i negozi chiusi anche con pressioni sui singoli operatori che vanno ben al di là del ruolo di un'associazione di categoria. Inoltre per i commercianti è stata parzialmente sprecata l'occasione, percepita invece dalla presidente di Confesercenti Stefania Ippoliti, di avviare una discussione sul ruolo del piccolo commercio per il mantenimento degli standard di qualità della vita urbana, rimettendo in discussione il modello che vede il prevalere dei grandi centri commerciali sulla piccola distribuzione, modello che sta creando molti danni anche in Toscana».

«Il piccolo commercio è un ganglio vitale della vita rionale - ha concluso l'esponente del centrosinistra - avremmo voluto vedere un'analoga mobilitazione da parte di Soderi quando in città i Verdi portarono avanti campagne contro la creazione di nuovi punti di grande distribuzione. Il presidente di Confcommercio dovrebbe prendere atto che il suo operato ha gravemente danneggiato gli interessi degli iscritti della associazione di categoria che rappresenta e trarne le logiche conseguenze. Leggo poi su alcuni quotidiani che Soderi si propone come candidato sindaco di Firenze grazie al notevole successo dimostrato nell'aver indotto alla serrata tanti commercianti fiorentini.

Come esponente del centrosinistra fiorentino sono felice di questa affermazione e mi auguro che l'auspicio di Soderi divenga realtà. Naturalmente spero che si candidi per il centrodestra». I commercianti fiorentini che hanno chiuso i loro negozi in occasione del Social Forum non ci stanno a farsi mettere sulla graticola. ''Non mi sento ne' vinto ne' colpevole'', ha spiegato oggi in una conferenza stampa, Paolo Soderi, residente della Confcommercio di Firenze. ''Secondo voi avrei vinto se fosse successo qualcosa di grave? Se ha vinto Firenze, allora ho vinto anch'io - ha aggiunto - perche' ho contribuito a fare alzare le difese della citta' e perche' ho interpretato al meglio le indicazioni, i timori e le aspettative dei commercianti fiorentini''.

Soderi ha quindi respinto la ''lettura politica'' che qualcuno ha voluto dare alla posizione della sua organizzazione. ''Io sindaco?, non sono mai stato convinto. Quella di alcuni giorni fa era solo una battuta e come tale va letta''. ''Oggi noi facciamo un Confcommercio pride'', ha detto il capo dei commercianti fiorentini ricordando di non aver mai esortato ad una ''serrata'' di quattro giorni, cioe' per tutta la durata del meeting: ''La nostra indicazione e' stata quella di chiudere, a livello cautelare, solo nel giorno di sabato in occasione della manifestazione.

Non e' stato un ordine perentorio, bensi' un consiglio''. In un referendum tra ottomila esercenti aderenti a Confcommercio, ben il 34% si era espresso per una chiusura prolungata di quattro giorni. E secondo Soderi, le preoccupazioni erano fondate. ''Basta pensare - ha sottolineato - che migliaia di 'cattivi', ben 2084, sono stati respinti alle frontiere. Il prefetto di Firenze, che pure ha detto che se fosse stato un commerciante avrebbe tenuto aperto, anche nelle interviste di ieri ha ribadito che il pericolo c'era.

Per questo riteniamo di aver fatto una scelta giusta, opportuna ed equilibrata''. Secondo Confcommercio, sabato scorso, il 90% degli esercizi del centro storico e nella zona interessata dalla manifestazione sono rimasti chiusi. ''Il cliente deve capire: la decisione e' stata presa di fronte ad uno stato di emergenza'', ha osservato ancora Soderi. Poi la 'stoccata' a Palazzo Vecchio: ''Non abbiamo lavorato e non abbiamo guadagnato, abbiamo speso per blindarci e difenderci da una minaccia vera.

Ci siamo frugati in tasca, a differenza del Comune - ha osservato ancora Soderi - che in questa partita ha messo tra una cosa e l'altra svariati miliardi tirati fuori dalla tasche dei fiorentini. Il sindaco, forse, fa bene a lamentarsi della Finanziaria, ma non si puo' predicare bene e razzolare male. Il bilancio di Firenze e' fortemente deficitario e col Forum si allarga, e di tanto, la voragine. Nei prossimi giorni il sindaco dovra' colmarla: noi fino da ora - ha rilevato - gli diciamo di non sperare di poter pescare dai nostri bilanci.

Nei prossimi giorni affronteremo con l'assessore al bilancio la cosiddetta tassa di scopo, sia chiaro che i commercianti e i cittadini non sono piu' disponibili a consentire una ulteriore pressione fiscale''. I commercianti fiorentini, secondo una prima sommaria stima, avrebbero subito, sempre stando ai conti di Confcommercio, circa 250 milioni di euro di mancato introito. Per Soderi resta ora il problema delle posizioni di Confcommercio toscana, che nei giorni scorsi, in una nota, aveva ''apprezzato il clima in cui si stava svolgendo il Social forum''.

Cosi' il presidente dei commercianti fiorentini ha liquidato l'argomento:''E' in atto un chiarimento interno''.
(mr)

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