Integrazione e partenariato a livello locale: l'esperienza dei progetti formativi finanziati e promossi dalla Provincia di Grosseto nel 2001/2002

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2002 16:13
Integrazione e partenariato a livello locale: l'esperienza dei progetti formativi finanziati e promossi dalla Provincia di Grosseto nel 2001/2002

La Provincia ha promosso una ricerca per valutare l’efficacia dei corsi di formazione appena conclusi e l’impatto occupazionale. Soprattutto per avere un quadro dei risultati ottenuti con il sistema dell’integrazione tra soggetti pubblici e privati: Provincia, Comuni, agenzie formative, università, scuole, cooperative, imprese. La presentazione pubblica della ricerca è in programma per lunedì 28 ottobre alle ore 15 presso la Sala Conferenze del Palazzo della Provincia.
L’integrazione tra soggetti ed il partenariato a livello locale rappresenta una chiave di successo ed una delle principali strategie per un miglioramento qualitativo e per un maggiore impatto occupazionale dei programmi formativi finanziati dal Fondo Sociale Europeo.

Per questo motivo L’Amministrazione Provinciale di Grosseto ha svolto una ricerca sui progetti formativi in corso o da poco terminati, questo allo scopo di verificare i meccanismi di funzionamento del partenariato e valutarne la reale efficacia. Un aspetto fondamentale sottostante la promozione della strategia del partenariato è infatti che il comune lavoro di soggetti di natura diversa (es. università, agenzie formative, imprese, scuole, cooperative, ecc.) nell’ambito di uno stesso progetto formativo favorisce una maggiore integrazione della formazione con il mondo del lavoro e con il sistema scolastico/universitario, determinando un impatto addizionale sull’occupazione e sullo sviluppo socio-economico locale da parte della stessa formazione.

Malgrado la strada da percorrere sia ancora lunga e sia ancora necessario rafforzare l’integrazione ed il partenariato tra il mondo della formazione e quello del lavoro e della scuola, i risultati sinora ottenuti sono incoraggianti.
Il partenariato si è infatti rivelato utile nel rendere realizzabili progetti formativi che per complessità sarebbero stati fuori dalla portata e dalla capacità di un singolo soggetto proponente o attore locale. Il partenariato ha permesso infatti di mettere a disposizione in modo sinergico le capacità e gli sforzi di soggetti diversi, sforzi che sono stati ottimizzati quando vi è stata la valorizzazione delle vocazioni e delle competenze specifiche dei vari soggetti partner nell’ambito di una piena condivisione dell’idea progettuale e della realizzazione dell’attività formativa.


La ricerca ha inoltre dimostrato che sono proprio i progetti formativi gestiti da un partenariato ampio ed esteso che esercitano la maggiore attrattiva sull’utenza. Il problema del reperimento dell’utenza è infatti centrale per il miglioramento del sistema formativo; tale sistema, con le proprie iniziative deve saper adeguatamente motivare, sia prima che durante i corsi, gli allievi che, per la maggior parte giovani, rappresentano il futuro dello sviluppo locale nella provincia.
D’altra parte, il partenariato potrà espletare ancora più pienamente i propri effetti benèfici, nella misura in cui soggetti diversi ma complementari svilupperanno un maggiore dialogo e confronto progettuale a scala locale; in tal senso la ricerca stessa ha rappresentato un’occasione di confronto, ciò attraverso l’organizzazione di due sessioni di focus group, ovvero riunioni che hanno coinvolto operatori locali appartenenti al mondo della formazione, della scuola, del lavoro e delle associazioni di categoria.
Da tali riunioni, malgrado una valutazione mediamente positiva sui risultati dell’attività formativa complessivamente svolta nella provincia e finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo, sono emerse alcune linee strategiche per aumentare l’efficacia e l’impatto dei progetti formativi.

In particolare, i soggetti partecipanti hanno rilevato, in modo pressoché univoco, l’importanza di integrare l’azione dei diversi soggetti così che la formazione in senso stretto diventi una fase di un processo più complesso che comincia dalla scuola e dall’orientamento e finisce con l’accompagnamento nel mondo del lavoro e delle imprese; nell’ambito di questo approccio alla formazione il punto che attualmente riveste maggiore criticità è l’integrazione della formazione con la scuola dove dovrebbe essere svolta un’azione di orientamento, promozione che può includere anche un processo di sensibilizzazione degli stessi studenti delle scuole sulle reali opportunità formative e di lavoro che contraddistinguono i vari profili professionali e percorsi occupazionali.
Un altro aspetto importante emerso dal focus group è stata la necessità di animare ulteriormente la capacità propositiva e progettuale di alcuni soggetti (es.

scuola ed imprese). Una maggiore integrazione tra i cosiddetti ‘professionisti della formazione’ (le agenzie formative) con le scuole e le imprese permetterebbe una aderenza ancora più marcata dei progetti alle istanze economiche e sociali del territorio; il sistema dei bandi che attualmente guida l’ammissibilità ed il finanziamento delle iniziative formative, potrebbe infatti rischiare, in assenza di una solida e duratura integrazione tra i soggetti rappresentativi del territorio, uno scollamento dei progetti formativi dai bisogni reali del territorio.

A tale riguardo è proprio il ruolo della Provincia che può risultare importante per aiutare l’emersione della domanda di formazione ‘implicita’ del territorio, domanda che in alcuni casi non viene adeguatamente espressa per barriere di varia natura, legate alla presentazione dei progetti, oltre che alla gestione e alla realizzazione degli stessi. In tal senso il consolidamento delle reti di partenariato conferma la propria valenza strategica per l’innalzamento della qualità progettuale e la rispondenza ai bisogni reali ed occupazionali del territorio.

In evidenza