Ritardare o meglio ancora evitare il ricovero degli anziani nelle strutture residenziali facendoli rimanere nelle proprie case. E' questo l'obiettivo del progetto "Anziani in casa" presentato oggi a Palazzo Vecchio nel corso di un apposito seminario al quale hanno partecipato oltre 150 persone. Questo incontro si inserisce nell'ambito del ciclo di iniziative dedicate alla Terza Età organizzato dall'assessorato alle politiche socio-sanitarie e che prevede tra l'altro anche la prima conferenza cittadina degli over 65 anni in programma per il 22 ottobre.
In questa occasione verranno presentate le politiche e i servizi dell'Amministrazione comunale per la Terza età. Il progetto, finanziato da Comune e dalla Regione e che sarà attuato in collaborazione con Asl e Centro Servizi Montedomini, è rivolto agli anziani che vivono soli e ai loro familiari e ha l'obiettivo di qualificare e far crescere i servizi a supporto di chi ha bisogno di un aiuto costante nella vita quotidiana. L'Amministrazione in questi anni ha sviluppato una serie di servizi territoriali (12 centri sociali, 5 servizi di assistenza domiciliare) a cui si aggiunge una ricca rete di solidarietà.
Presto verranno creati nuovi centri diurni per anziani fragili e presso ogni centro sociale saranno istituiti sportelli di front-office per l'informazione e l'accoglienza. Inoltre in ogni Quartiere ci sarà un presidio di Pronto Sociale Domiciliare che svolgerà anche funzione di coordinamento di tutti i servizi del territorio di riferimento. Tuttavia tutto questo non basta e molte famiglie ricorrono ad aiuti privati. Il progetto "Anziani in casa" si inserisce in questo ambito con precisi obiettivi: espandere il servizio e aumentare la varietà delle prestazioni per rispondere alle diverse necessità che cambiano nel corso del tempo; alzare il livello di qualità e abbassare il costo dei servizi introducendo un sistema di verifica omogeneo per quelli pubblici e per i servizi privati; condividere le responsabilità della famiglia anche quando è in grado di sostenere il costo dei servizi e ricorrere al mercato privato; contribuire alle spese degli anziani e dei familiari, in proporzione ai bisogni, con un buono servizio da utilizzare a scelta.
La sperimentazione scatterà dal prossimo anno. Durante il seminario, promosso dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana in collaborazione con l'Asl e gli Istituti riuniti di Montedomini e San Silvestro, l'assessore alle politiche socio-sanitarie Graziano Cioni ha illustrato il progetto e le politiche dell'Amministrazione. Tra gli intervenuti il vice presidente della Regione Angelo Passaleva e il direttore generale della Asl Paolo Menichetti.(mr)