Rifondazione Comunista risponde a Falqui

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2002 18:28
Rifondazione Comunista risponde a Falqui

Questo il testo dell'intervento dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e del segretario Niccolò Pecorini: «Apprendiamo con dispiacere dai dispacci Ansa la scelta del consigliere Enrico Falqui di non rinnovare la sua adesione al Partito della Rifondazione Comunista. Ha sempre il sapore di una sconfitta quando una persona che con noi ha condiviso parte di un percorso comune decide di interrompere questo rapporto e sempre ci si interroga sulla possibilità che i fatti andassero diversamente.

Premesso che la stima e la possibilità di collaborazione prescindono dalle tessere che si portano in tasca ci sono d'obbligo alcune precisazioni, considerato che le critiche politiche sono legittime mentre le infamie su autoritarismo, populismo e mancanza di democrazia del tutto infondate e ben poco rispettose. Per quanto riguarda la democrazia interna tutte le diverse posizioni politiche hanno cittadinanza e possibilità di esprimersi internamente, ed anche esternamente, nel pieno rispetto della libertà di ciascuno.

Critiche e differenze sono più che legittime, sarebbe buona abitudine esprimerle anche nelle riunioni degli organismi dirigenti perché tra l'altro sarebbero occasione di accrescimento e arricchimento per tutti. Anche la scelta di investire di centralità il rapporto con i movimenti sociali tutti, da quello contro la globalizzazione a quello dei lavoratori, è stata definita in un lungo e libero percorso congressuale . Premesso questo veniamo alla politica: in queste ore assistiamo ad un'ulteriore deriva centrista dell'Ulivo e dei Ds, dopo l'ultima Direzione (posizioni di Rutelli e Fassino sulla guerra) una strategica scelta di collocazione centrista che contribuisce ad acuire le differenze con la prospettiva dell'alternativa.

In questo quadro si colloca la scelta di Falqui di uscire da Rifondazione Comunista rispetto alla quale non capiamo invece dove porti. Noi continuiamo a credere che l'unità sia un valore che va costruito a partire dai contenuti, per questo siamo sempre stati disponibili ad azioni comuni anche parziali con tutte le forze democratiche e progressiste, e questo lo abbiamo praticato e dimostrato. Non siamo però disponibili a raggiungere comportamenti unitari sacrificando contenuti fondamentali, quali ad esempio la contrarietà alla guerra o al processo di privatizzazione dei servizi essenziali».

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