152 milioni per l’Arno, i danni delle alluvioni del 2000 e nuovi bus
Stanziati 500 mila euro per gli interventi resi necessari dalla frana di Montebeni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2002 15:47
152 milioni per l’Arno, i danni delle alluvioni del 2000 e nuovi bus<BR>Stanziati 500 mila euro per gli interventi resi necessari dalla frana di Montebeni

FIRENZE- 152 milioni di euro per la messa in sicurezza di parte del bacino dell’Arno e la difesa del suolo dal dissesto idrogeologico, ma anche per ripristinare le infrastrutture danneggiate e finanziare quelle imprese e quei privati che hanno subito danni con le alluvioni del 2000, nonché per sostituire autobus oramai obsoleti ed acquistarne altri, ecologici, da far viaggiare nei centri storici. I 152 milioni di euro che la Regione impiegherà non arriveranno però da un mutuo o utilizzando risorse dirette del bilancio, ma attraverso tre emissioni obbligazionarie sul mercato interno.

«I prestiti, quindicennali, saranno emessi in un'unica tranche che verrà collocata sul mercato prossimamente - spiega l’assessore regionale al bilancio e alle finanze, Marco Montemagni - Le obbligazioni, scadranno nel 2017 e saranno emesse ad un tasso non superiore al 4,7%, che è certamente competitivo rispetto ad altre forme d’indebitamento». Sarà la Banca OPI del gruppo San Paolo-IMI, vincitrice della gara, a fornire l’assistenza tecnica e finanziaria necessaria all’emissione.

I bond sono sicuramente più convenienti rispetto ai vecchi mutui. Gli oneri del prestito, in questo caso, rimarranno inoltre a carico dello Stato: a stanziare i fondi erano state le Finanziare “99 e 2000 ed un’ordinanza della Protezione Civile.
Ammontano a 500 mila euro le risorse che la Regione Toscana ha deciso di anticipare per la realizzazione degli interventi che la frana di Montebeni, avvenuta nel comune di Firenzuola lo scorso 13 aprile, ha reso "necessari ed urgenti". E' quanto ha deciso la giunta regionale su proposta dell'assessore regionale all'ambiente e alla protezione civile, Tommaso Franci.

Di questi 500 mila euro, 400 mila serviranno a finanziare gli interventi già disposti per superare l'emergenza, in particolare per quanto riguarda il ripristino della viabilità sulla strada della Futa e il rientro dei nuclei familiari evacuati. Si tratta di risorse originariamente prelevate dal Fondo regionale di protezione civile, che però dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo non può più essere utilizzato a questo fine. L'anticipazione è stata dunque disposta a valere direttamente sui fondi del bilancio regionale.

Gli altri 100 mila serviranno all'esecuzione delle procedure di occupazione ed espropriazione dell'area interessata alla costruzione della barriera paramassi. "Con questo provvedimento - spiega l'assessore Franci - abbiamo confermato il nostro impegno per una situazione di particolare gravità, che ha portato alla chiusura di una strada che riveste un ruolo di assoluto rilievo per l'economia della zona, nonché allo sgombero di alcune abitazioni. E' un impegno che ci ha visto già chiedere lo stato di emergenza lo scorso 6 maggio e che in futuro ci vedrà utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per un ritorno alla piena normalità quanto prima".

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