Da dicembre un laboratorio esterno al carcere per le detenute che creano bambole colorate di pezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2002 17:38
Da dicembre un laboratorio esterno al carcere per le detenute che creano bambole colorate di pezza

Bambole di pezza imbottite di lana di pecora, di tutti i colori, anche a forma di cuscino adatte per i neonati. Le creano e le fabbricano le detenute del carcere di Sollicciano con otto ore di lavoro frazionate in più giorni. Il progetto, curato dall'associazione di volontariato Pantagruel è iniziato circa un anno fa con un corso che ha coinvolto circa 18 detenute. L'esperienza è stata valida e dal 1 dicembre, oltre al laboratorio interno al carcere attivo dai primi di novembre, ce ne sarà anche uno esterno in via Tavanti 20, aperto per tre mezze giornate alla settimana, per 6-8 persone semilibere o in affidamento al servizio sociale.

Il laboratorio di formazione esterno è stato reso possibile grazie all'assessorato al lavoro e all'immigrazione che ha destinato all'iniziativa 5.000,00 euro e con l'appoggio del quartiere 4, del Cral e della Scaf. "Oltre ad essere lavori stimolanti per la vita di chi è in prigione, - ha spiegato l'assessore Marzia Monciatti-, sono possibilità per il futuro, una volta che queste persone usciranno dal carcere". Ed è lo stesso per quanto riguarda il lavoro che svolgono i detenuti del carcere di Sollicciano all'interno dell'officina in cui si riparano le biciclette della Depositeria comunale.

Dopo una fase di formazione partita nel 2001, quest'anno l'attività è ripresa con l'assunzione da parte della cooperativa sociale Ulisse di 4 persone. Un vero e proprio atto convenzionale con la Direzione di Sollicciano che è la prima esperienza attuativa della legge 193/2000, meglio conosciuta come "legge Smuraglia". L'iniziativa della riparazione delle biciclette ha riscosso tanto successo. Le bici costano dai 60 agi 70 euro e sono acquistabili presso il quartiere 4 o a San Salvi, presso il bar della cooperativa, dalle 10 alle 14,30 dal lunedì al venerdì.

Anche le bambole di pezza sono in vendita: "il lavoro con le bambole, spiegano i rappresentanti dell'associazione- ha anche un valore terapeutico soprattutto per le persone che vivono la realtà del carcere, sottoposte ad una forte deprivazione a livello dei sensi, soprattutto vista e udito". A giugno probabilmente anche l'associazione Pantagruel valuterà la possibilità di creare una cooperativa sociale o un soggetto autonomo che si distacchi dall'associazione, pur rimanendo ad essa collegato.

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