Disagio minorile: "Dal Comune 30 progetti per la prevenzione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2002 07:49
Disagio minorile:

Si è svolto ieri al Palaffari di Firenze un seminario di studio sul tema "La prevenzione del disagio nell'infanzia e nell'adolescenza: le politiche e i servizi di promozione e tutela, l'ascolto del minore e il lavoro di rete". "La prevenzione al disagio è per noi un intervento continuo e permanente - ha commentato l'Assessore Daniela Lastri-. Si lavora soprattutto su un tema che riguarda il benessere dei bambini e degli adolescenti, quindi sullo stato di necessità ma anche sulla prevenzione.

Abbiamo attivato più di trenta progetti che il Comune sta seguendo insieme alla cooperazione sociale, alle associazioni, alle organizzazioni del volontariato, gestendo attività che riguardano la primissima infanzia con l'apertura di nuovi servizi e con tipologie anche innovative che vanno ad ampliare l'offerta dei servizi alla prima infanzia e dall'altro, però, un forte intervento su tutto quello che riguarda l'intercultura, cioè i minori stranieri, attraverso progetti che riguardano l'alfabetizzazione dei bambini che sono scolarizzati o comunque iniziative volte a contrastare lo sfruttamento minorile; per esempio l'attivazione del Centro Sicuro per i bambini in stato di abbandono, sfruttati dal punto di vista lavorativo, sessuale o quant'altro tipo di abuso.

Inoltre stiamo intervenendo parallelamente sul piano dell'infanzia e dell'adolescenza, proprio perché queste fasce di età hanno bisogno di progetti unici, spesso continuativi, per evitare che ci sia una ricaduta. Questi interventi rientrano nella legge 285/1997 Diritti opportunità per l'infanzia e l'adolescenza e finora sono stati sostenuti grazie ai finanziamenti statali che ultimamente sono venuti a mancare a partire dal biennio 2000/2001 e quindi le 15 città riservatarie dei finanziamenti sono state costrette ad anticipare le somme previste per finanziare questi progetti che diventano determinanti per molte fasce di età poiché sono iniziative che hanno permesso d'intervenire in alcune realtà particolarmente difficili sia nella scuola che al di fuori di essa.

L'aspetto importante è che in questi anni si è sviluppata una forte integrazione sul territorio che vede la collaborazione di istituzioni diverse ed il coordinamento e la gestione con l'area del terzo settore". È questo il modo nuovo di lavorare che l'assessorato ha intrapreso in questi ultimi anni e ciò che proponiamo è che si mantenga questa modalità d'intervento per combattere il disagio, intervenendo sulla sua prevenzione.

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