Checcucci, Grazzini, e Tondi: Un consiglio comunale dedicato al piano servizi ed alle esternalizzazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2002 14:00
Checcucci, Grazzini, e Tondi: Un consiglio comunale dedicato al piano servizi ed alle esternalizzazioni

Un Consiglio comunale dedicato al "piano servizi" ed alle "esternalizzazioni". La richiesta è della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci, del consigliere di Forza Italia Graziano Grazzini e del capogruppo dell'UDC Federico Tondi. Secondo i tre esponenti dell'opposizione «tale convocazione si è resa necessaria perché dopo le dichiarazioni dell'assessore Tesi è del tutto evidente che c'è una profonda diversità di vedute fra la maggioranza e l'assessore di riferimento». «Il programma del Sindaco - hanno ricordato Checcucci, Grazzini e Tondi - sottolineava la necessitò di un Comune leggero ed efficiente, di una amministrazione che gestisse di meno in prima persona.

Una mozione della maggioranza prevedeva di definire entro il 30 settembre 2001 il "piano dei servizi" correlato alle risorse di personale, economiche e strumentali assegnate a ciascuna funzione, individuando anche quelle per le quali fosse più economico ed efficace puntare ad un'esternalizzazione, definendo gli organigrammi delle singole strutture organizzative operative e, quindi, la dotazione organica per tutti i livelli dei lavoratori, a partire dalla dirigenza. E' trascorso un anno da quello che avrebbe dovuto rappresentare il termine per la predisposizione del piano dei servizi e, in aggiunta al ritardo di 12 mesi, si apprende dai quotidiani che quella che era considerata e dichiarata come una priorità di questa giunta non lo è più».

«Dopo mesi di silenzio - hanno aggiunto i tre esponenti del centrodestra - l'adssessori Tesi, il 10 agosto, ha dichiarato che le "esternalizzazioni e le privatizzazioni non saranno l'asse strategico della nostra politica". Non avevamo dubbi su questo, basta pensare alle finte privatizzazioni che hanno caratterizzato le società di servizi pubblici locali e che rappresentano l'esaltazione del dirigismo, ma quello che è grave è che proprio mentre l'amministrazione, per bocca di un suo assessore, dice che le esternalizzazioni non sono più una priorità, quasi contemporaneamente un altro assessore lascia intendere che, siccome il buco di bilancio c'è, l'impostazione fiscale sui fiorentini si aggraverà.

«Allora - hanno concluso Checcucci, Grazzini e Tondi - viene da chiedersi: le esternalizzazioni non dovevano forse rappresentare una strategia per ottimizzare alcune funzioni, e, quindi, fare risparmiare l'amministrazione ed i cittadini di Firenze? Ed ancora: il Comune non doveva essere leggero e "guidare" invece che gestire? Con quale coraggio si chiederà ai fiorentini di fare l'ennesimo sforzo economico sapendo che il Comune non ha risparmiato dove avrebbe potuto solo perché condurre in porto un serio piano dei servizi significa innescare tensioni a livello sindacale che forse questa amministrazione non è in grado di reggere, anche se le motivazioni sono quelle di risparmiare e quindi aggravare il meno possibile i cittadini che invece scontano scelte non sempre dettate da valide ragioni volte all'economicità del servizio? Spieghi la giunta e l'assessore dov'è il decantato piano dei servizi, che cosa è stato fatto fino ad oggi e che cosa intendono fare in futuro perché, se non altro, la maggioranza che sostiene questa giunta e che scrive mozioni di indirizzo saprà che la componente statalista ha preso il sopravvento e che le esternalizzazioni erano un pour parler.

Magari, ci aspettavamo simili posizioni più dalla sinistra che dal centro del centro sinistra».
GV

In evidenza