Comunità Montane del Mugello e della Montagna: i dati "Excelsior" per il 2002

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2002 12:53
Comunità Montane  del Mugello e della Montagna: i dati

Presentati oggi dalla Camera di Commercio di Firenze i dati "Excelsior" per il 2002 relativi ai territori delle Comunità Montane del Mugello e della Montagna Fiorentina: a fine anno previsti complessivamente nelle due aree 572 nuovi posti di lavoro, con un tasso di variazione del +3,2% , presso la Sede della Comunità Montana della Montagna Fiorentina - Rufina, 19 luglio 2002.
Quante saranno, secondo le previsioni delle imprese , le assunzioni nel corso del 2002 nei territori delle Comunità Montane del Mugello e quali saranno le figure professionali, i livelli di istruzione, i titoli di studio richiesti, nonchÉ le altre caratteristiche richieste (età, esperienza, conoscenza delle lingue e dell'informatica, ecc.)? A queste domande risponde il Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e l'Unione Europea.

Giunto nel 2002 alla sua quinta edizione, è ormai una fonte statistica ricorrente nel mercato del lavoro in Italia. In particolare Excelsior fornisce una conoscenza aggiornata della domanda di figure professionali e delle caratteristiche ad essa associate richieste dalle imprese.
Nell'insieme delle due Comunità Montane sono 933 le assunzioni previste nel 2002, a fronte di un’uscita dal mercato del lavoro di 361 persone. Un saldo positivo di 572 nuovi posti di lavoro, cui corrisponde un saggio di crescita annuale del 3,2% in più rispetto al 2001, valore questo, tuttavia, lievemente superiore a quello stimato a livello dell' intera provincia di Firenze (+3,0%).

Tuttavia, a livello di singola realtà territoriale, si È assistito ad un andamento non omogeneo: maggiore lo sviluppo occupazionale previsto nella C.M. della Montagna Fiorentina (+4,5%), più modesto ed inferiore al valore medio provinciale quello stimato per la C.M. del Mugello (+2,3%). Nel complesso, comunque, le stime elaborate su un campione rappresentativo di imprese appartenenti alle due aree considerate sembrano confermare una certa fiducia degli operatori locali: nonostante le difficoltà e le incertezze emerse nel quadro congiunturale dell'economia interna ed internazionale, circa un quarto delle aziende intervistate ha dichiarato di voler assumere nuovi dipendenti entro il 2002.

Ad alimentare la crescita occupazionale del nostro territorio sarà, soprattutto, la piccola impresa. Infatti le imprese al di sotto dei 10 addetti vedranno espandere maggiormente la loro base occupazionale, con un tasso di crescita previsto del 7,1% a fine anno 2002; mentre le strutture di impresa di più grande dimensione sembrano mantenere una sostanziale stazionarietà dei livelli occupazionali. Ancora una volta, quindi, si conferma - nei nostri contesti territoriali - come le piccole realtà di impresa, anzichÉ rappresentare un freno allo sviluppo dell'economia nell'ottica della globalizzazione dei mercati, rappresenti , invece, una risorsa vitale ed indispensabile.
Questi in sintesi i dati più significativi che emergono dall'indagine Excelsior nelle due Comunità Montane singolarmente considerate.

Mugello
In questa area si prevede a fine anno un numero di unità di lavoro assunte pari a 542 a fronte di un'uscita dal mercato del lavoro di 281 persone, con un saldo positivo di 261 nuovi posti di lavoro, cioÈ a dire con un tasso di variazione annuo pari.Delle 542 assunzioni previste dalle imprese, il 64,9% (352 addetti) troverà impiego nell’industria; il restante 35,1% (190) nei servizi.

Il 64% troverà lavoro in aziende con meno di 50 dipendenti (il 43,5% nelle aziende con numero di addetti inferiore a 9).
Le uscite previste dal mercato del lavoro (261 unità) saranno determinate per il 54% dalle attività industriali e per il 46% da quelle dei servizi. La quota di uscite riguarderà per l'85% le imprese medio-grandi ( con 50 o più dipendenti).
Sotto il profilo contrattuale, gli operatori intervistati hanno dichiarato che assumeranno a tempo indeterminato nel 62% dei casi e proporranno soluzioni a tempo determinato nel 16% dei casi.

Solo il 10% delle imprese della zona farà ricorso all' apprendistato. La domanda di lavoro a tempo parziale sarà fortemente concentrata nelle piccole imprese (nel complesso poco più del 7% delle assunzioni riguarderà questa forma contrattuale, ma per le imprese con meno di 10 dipendenti il valore sale al 12,7%).
L'analisi dei dati sotto il profilo delle professioni fa rilevare come circa il 33% delle assunzioni riguardi le "classi impiegatizie, dei quadri e dirigenziali", tuttavia la richiesta di professionalità a più elevata specializzazione interesserà solo il 13% delle assunzioni e per il 62% circa l'industria.

Il restante 67% sarà assunto nelle qualifiche operaie e del personale non qualificato e sarà concentrato per l'81% della domanda nelle attività industriali.
La difficoltà di reperimentoÖ: Il 43% delle assunzioni previste per l’anno in corso (232) sono considerate di difficile reperimento da parte delle imprese. Rapportate al fabbisogno dei settori, le assunzioni ìdifficiliî rappresentano il 70,7% del totale nell’industria e il 29,3% nei servizi. I motivi della difficoltà di reperimento sono da ricondurre principalmente nella mancanza di qualificazione necessaria (per circa il 30% dei casi) o nella ridotta presenza della figura professionale (per il 36% dei casi) e sono segnalati in misura maggiore dalle piccole imprese.


e gli extra-comunitari - La presenza di difficoltà nel reperimento di personale trova riscontro nelle richieste di assunzione di soggetti extra-comunitari, previste nel 2002, per una quota pari al 17,2% del totale Di questi, l’industria ne assorbirà circa l'83% mentre il restante 17% alimenterà le imprese dei servizi. A livello di professioni, il ricorso a lavoratori extracomunitari sarà particolarmente elevato nel settore dell'edilizia (il 54% dei muratori ed il 20% dei manovali), nei servizi di pulizia (il 65% delle richieste di personale non qualificato) e nella meccanica (il 36% dei saldatori ed il 29% degli addetti alla costruzione di prodotti metallici).

La Montagna Fiorentina
Saranno 391 le unità di lavoro assunte e 80 le uscite dal mercato del lavoro stimate per questa area nel 2002, con un saldo positivo di 311 nuovi posti di lavoro, cioÈ a dire con un saggio di crescita annuale pari al 4,5%.

La quota di assunzioni che verrà assorbita dall'industria sarà pari al 66% (259 addetti) mentre la quota residua del 34% (132 unità) verrà impiegata nei servizi. Il 77% degli assunti troverà collocazione in aziende con meno di 50 dipendenti (il 57% nelle aziende con numero di addetti inferiore a 9).
Sulle uscite previste dal mercato del lavoro il 61% riguarderà le attività industriali ed il 39% quelle dei servizi. La quota di uscite interesserà per circa il 74% le imprese medio-grandi ( con 50 o più dipendenti).


Sotto il profilo contrattuale, i contratti a tempo indeterminato costituiranno il 62% dei casi, quelli "a tempo determinato" il 16% dei casi mentre la forma di "apprendistato" rappresenterà soltanto il 7,2%. Il ricorso al part-time sarà abbastanza limitato, interessando solo il 4,6% dei contratti e sarà fortemente concentrato nel settore dei servizi (11,4%).
Sotto il profilo delle professioni le "classi impiegatizie, dei quadri e dirigenziali" assorbiranno circa il 32% delle assunzioni e le figure professionali tecniche e/o a più elevata specializzazione rappresenteranno poco più della metà di queste.

Il restante 68% sarà assunto nelle qualifiche operaie e del personale non qualificato e sarà concentrato per il 78% della domanda nell' industria.
La difficoltà di reperimento: Vengono segnalate difficoltà di reperimento di manodopera da parte delle imprese per il 46% delle assunzioni previste per l’anno in corso (180 casi su 391) senza particolari differenziazioni a livello di macrosettore o di dimensione di impresa. Le motivazioni principalmente addotte dalle imprese per le difficoltà riscontrate sono quelle della mancanza di qualificazione necessaria (per circa il 32% dei casi) e nella ridotta presenza della figura professionale (per il 50,66% dei casi).
Gli extra-comunitari - Anche per la Montagna Fiorentina il ricorso a manodopera di provenienza extra-comunitaria risulta abbastanza consistente (il 16% del totale delle assunzioni previste nel 2002) con un livello di utilizzo più elevato da parte del settore industriale (il 79,3% di tali assunzioni).

A livello di professioni, il ricorso a lavoratori extracomunitari sarà particolarmente elevato nelle attività metalmeccaniche (con una quota intorno al 27%) e in quelle del sistema-moda (con una quota pari al 32%).

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