Il Codice della Cucina Livornese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2002 13:48
Il Codice della Cucina Livornese

Si apre venerdì 19 luglio alle 18, alla Limonaia di Castello Pasquini, Castiglioncello, il ciclo di incontri con l’autore, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rosignano Marittimo. L’assessore alla cultura Nicoletta Creatini ha voluto aprire gli incontri con la presentazione di un libro dedicato alla valorizzazione delle tradizioni e al rilancio dell’identità territoriale della Costa degli Etruschi : “Il Codice della Cucina Livornese” di Luciano Bezzini e Umberto Creatini realizzato con la collaborazione di Aldo Santini, Enrico Guagnini e Claudio Guagnini.
Il lavoro di cinque importanti storici della Gastronomia italiana ha dato vita a quasi trecento pagine che racchiudono l’essenza enogastronomica della Costa Livornese e dell’Alta Maremma.
Il Codice raccoglie circa duecentottanta ricette, tutte rigorosamente corredate da un accattivante e coinvolgente commento storico, in grado di far compiere al lettore un itinerario virtuale attraverso i gusti della nostra zona.
Con il “Codice della Cucina Livornese”, si conclude una fase importante di ricerca e di elaborazione, iniziata nel 1999 con il progetto di valorizzazione enogastronomica del territorio Costa degli Etruschi.
Quello che il Consorzio Tirreno Promo Tour, editore del bel volume, ha tentato, attraverso il Centro Culturale di Villa Guerrazzi, è un’operazione complessa ed articolata, tesa a riscoprire e valorizzare la cultura del territorio attraverso il cibo ed il vino, ripercorrendo usi, eventi, tradizioni, sia della vita contadina che dei nobili terrieri.
Dalla lettura del libro emerge uno spaccato della storia locale, legato alla stagionalità delle materie prime sia di terra che di mare, ed una grande capacità creativa delle massaie.
Centro di tutta questa operazione è la prestigiosa Villa Guerrazzi di Cecina, conosciuta per le attività culturali e museali presenti, dal Museo della Vita Contadina e del Lavoro alla Scuola di Teatro, dalla Scuola di Musica al Museo Archeologico e per il Centro Congressi che è in fase di completa ristrutturazione.

All’interno opera l’Osteria Enoteca La Cinquantina, la quale si identifica nel ruolo di “fucina” dove è possibile riscoprire gli antichi sapori che, se non fosse per il paziente lavoro di ricerca svolto, sarebbero ormai stati completamente dimenticati. Dal Cacciucco pre-colombiano, realizzato senza l’impiego del pomodoro, alla Zuppa di Fosso, piatto complesso e di laboriosa preparazione che, si suppone, sia legato ai lavoratori stagionali e avventizi dediti alla bonifica delle campagne costiere della provincia di Livorno.

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