La riforma Erp: strumenti nuovi per dare più risposte a chi non ha casa
Lo scioglimento delle Ater ha provocato polemiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2002 08:15
La riforma Erp: strumenti nuovi per dare più risposte a chi non ha casa<BR>Lo scioglimento delle Ater ha provocato polemiche

FIRENZE- Protesta verso il progetto di privatizzazione del patrimonio immobiliare dell' Ater a Firenze. L'hanno promossa ieri gruppi di rappresentanti del Coordinamento autogestioni e assegnatari che presidiano da stamani il Consiglio regionale, dove era in discussione il provvedimento.
Lo scioglimento delle Ater ha provocato contestazioni e fratture in consiglio regionale con i consiglieri della Casa delle Liberta e di Rifondazione comunista che hanno lasciato l'aula prima del voto. Il Consiglio ha comunque approvato una delibera che, oltre a istituire un ''Comitato regionale Casa'' con funzioni di vigilanza, stabilisce le modalita' di scioglimento delle Ater.

Entro il 31 dicembre 2002 i Comuni dovranno determinare le nuove modalita' di gestione del settore, associandosi tra loro e entro la stessa data dell' anno successivo dovranno costituire nuovi soggetti gestori a cui affidare l'esercizio di queste funzioni, determinando le loro quote di partecipazione ed accordandosi per ricollocare il personale Ater all'interno delle nuove strutture. A quel punto la Regione stabilira' la data di scioglimento delle Ater. Saranno i Comuni a decidere anche dell' eventuale ingresso di privati all'interno dei nuovi gestori.

Sull'utilizzo degli alloggi, la delibera stabilisce che eventuali alienazioni sono consentite esclusivamente per la realizzazione di programmi per lo sviluppo dell' edilizia residenziale pubblica. La delibera infine istituisce il ''Comitato regionale Casa'', composto da 8 rappresentanti degli enti locali, 4 rappresentanti delle categorie economiche di settore e 4 rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni degli inquilini, oltre che dall' assessore competente o da un suo delegato.
Il centrodestra ha espresso forti perplessita' sul contenuto della riforma, definendola una ''falsa privatizzazione''.

Al momento del voto sono usciti dall' aula anche i rappresentanti del coordinamento autogestioni e assegnatari dell'Ater che dalla mattina stavano seguendo la discussione sull'argomento. L'atto e' stato approvato con il voto favorevole di Ds, Margherita, Sdi e Verdi ed il voto contrario dei Comunisti italiani. Convenendo su una mozione, collegata alla delibera e approvata all'unanimita', la Giunta ha dato disponibilita' a discutere complessivamente della politica regionale della casa in un' apposita seduta del Consiglio regionale, presumibilmente nel prossimo mese di ottobre.
“Rispondere in maniera sempre più immediata e efficace alla richiesta di tanti cittadini che hanno bisogno di un alloggio: è questa la finalità principale del percorso di riforma dell’edilizia residenziale pubblica a cui oggi diamo un nuovo, concreto impulso”.

Così l’assessore alla casa Riccardo Conti ha commentato l’approvazione. “Con questo atto – ha spiegato – i Comuni diventano i principali protagonisti della messa in opera della politica della casa e questo valorizza al massimo la funzione pubblica e il principio di sussidiarietà. Sono infondate le preoccupazioni che ho sentito esprimere oggi in aula in relazione alle possibilità di privatizzazione: il patrimonio degli alloggi viene infatti attribuito interamente ai Comuni. I Comuni, in piena autonomia, possono poi determinare la natura giuridica dell’ente cui affidare compiti esclusivamente di gestione ”.

Conti ha evidenziato come il provvedimento di oggi nasca “con la condivisione della grande maggioranza dei sindacati che rappresentano gli inquilini”. L’assessore ha aggiunto come l’avvio della riforma rappresenti l’opportunità di rompere gli schemi “ormai inattuali” del sistema dell’edilizia residenziale pubblica: “C’è una domanda sempre più diversificata cui dobbiamo rispondere: penso, per esempio, a tante giovani coppie. La nostra edilizia ‘sociale’ vuol rivolgere la sua attenzione soprattutto a chi non ha una casa, anche se è chiaro che con questo provvedimento vengono anche ribaditi e garantiti i diritti di cui ha già un alloggio di edilizia pubblica.

In questo senso non capisco le preoccupazioni di una parte comunque estremamente minoritaria degli assegnatari: ho l’impressione che siano più che altro espressione di piccoli privilegi che vogliono autotutelarsi”. A proposito infine dell’uscita dall’aula dei rappresentanti del Polo e di Rifondazione comunista durante il voto l’assessore ha parlato di “schieramenti singolari che danno da pensare”. Conti ha infine proposto per il prossimo mese di ottobre il varo di una sessione del Consiglio regionale dedicata alle politiche abitative.

“Sarebbe un’occasione preziosa per confrontarci su come rispondere ai bisogni consolidati o emergenti di chi cerca un’abitazione anche alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione che trasferisce alle Regioni in maniera esclusiva tutte le competenze in materia di Erp”.

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