Accordo con il ministero sulla certificazione ambientale
Verso il bilancio idrico delle Alpi Apuane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 giugno 2002 18:45
Accordo con il ministero sulla certificazione ambientale<BR>Verso il bilancio idrico delle Alpi Apuane

FIRENZE- La partecipazione del ministero dell'ambiente al percorso avviato dalla Regione Toscana, assieme alle Province di Pisa e Prato, ai comuni interessati, alle associazioni imprenditoriali, per estendere le possibilità della certificazione ambientale anche alle piccole e medie imprese - in particolare nel caso dei distretti industriali - ad oggi tagliate fuori dal Regolamento Emas; ma anche la riproposizione delle richieste già avanzate dalla Regione Toscana in merito ai contenuti del decreto che il ministero dell'ambiente sta preparando in materia di riuso delle acque reflue.

Sono stati questi i due principali argomenti trattatti nel corso di un incontro tra l'assessore all'ambiente Tommaso Franci e il ministro dell'ambiente Altero Matteoli avvenuto questa mattina in occasione dell'inaugurazione dell'impianto di depurazione di Santa Croce sull'Arno, completamente ristrutturato e convertito a processi biologici. "Assieme ai distretti del cuoio e del tessile la Regione Toscana ha chiesto al ministero di sottoscrivere un protocollo per l'individuazione delle linee guide per la certificazione Emas di distretto, ad oggi ancora non consentita - spiega Franci - Il ministero ha comunicato la sua disponibilità ad aderire a questo percorso, che rappresenta un'attività fortemente innovativa, in grado di promuovere la partecipazione ai sistemi di gestione ambientale anche da parte di piccole e medie imprese".
Per quanto riguarda il decreto sul riuso delle acque reflue - che dovrà consentire l'utilizzo industriale delle acque di depurazione, con un notevole risparmio di risorse idriche - l'assessore Franci ha ribadito la richiesta di regole che tengano conto delle esigenze e delle specificità dei diversi settori industriali, evitando ogni eccesso di rigidità burocratica in modo da individuare le soluzioni più rispettose dell'ambiente e più adeguate alle esigenze delle imprese e del territorio.
L'assessore ha voluto sottolineare anche l'importanza del nuovo depuratore di Santa Croce, esprimendo il suo apprezzamento per il mondo conciario, sempre più attento non solo a migliorare le acque, ma anche a perfezionare l'efficacia e l'efficienza dei processi di depurazione.

Il nuovo impianto, tra l'altro, consentirà di abbattere di circa la metà i fanghi prodotti.

Le Alpi Apuane rappresentano una delle riserve di acque sotterranee più importanti della Toscana e per la loro tutela la Regione si impegnerà con il massimo rigore, a partire dalla redazione di un bilancio idrico, un'esperienza già promossa per un altro sistema montano, quello dell'Amiata. E' quanto intende sottolineare l'assessore all'ambiente e alle politiche per la montagna Tommaso Franci, che questo pomeriggio interverrà ad un convegno sul tema organizzato dal Parco regionale delle Apuane e dalla Federazione speleologica.

"Si tratta di un argomento di particolare importanza, vitale per il futuro - spiega l'assessore - Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti quanto sia necessario un rigore assoluto nella difesa delle acque sotterranee, fino ad oggi poco tutelate se non addirittura ignorate. Tutto questo in un contesto in cui la riduzione delle precipitazioni e la loro diversa distribuzione rende sempre più difficile l'accumulo di risorse idriche, con una crisi idrica a livello mondiale che inizia a farsi avvertire anche a livello regionale.

Per questo dovremo impegnarsi al massimo per utilizzare le acque in modo commisurato alla riproduzione della risorsa e per evitare ogni rischio di inquinamento". Per quanto riguarda specificamente le Apuane, l'assessore ha annunciato, nell'ambito del Piano di tutela delle acque, la predisposizione di un quadro conoscitivo e la redazione di un bilancio idrico che coinvolgerà le tre Autorità di bacino interessate (Serchio, Magra,Toscana Nord).

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