Sanità: il modello toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2002 06:56
Sanità: il modello toscano

FIRENZE- E' stato inaugurato ieri mattina dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, il nuovo ospedale della Versilia, a Lido di Camaiore. Costruito a tempo di record secondo i canoni dell'ospedale ideale disegnato da Renzo Piano è uno dei più moderni d'Italia per concezione, collocazione e grazie a soluzioni avveniristiche ed uniche in Italia per il trasporto delle merci pesanti e dei referti.
Due attestati positivi per la sanità toscana: sono arrivati dalla Corte dei Conti e dal Tribunale del malato.

Quest'ultimo ha riconosciuto alla Toscana di essere la migliore regione italiana per le liste di attesa: "attese non lunghissime e abbastanza omogenee in tutte le strutture sanitarie". La Corte dei Conti parla, invece, di bilancio in pareggio senza ricorrere a nuove tasse: la Toscana in questo è un'eccezione, insieme ad Emilia ed Umbria. In Italia il tasso medio di crescita della spesa sanitaria è stato pari al 7,6%. "Allarmante" è definito l'incremento nel 2001, che è stato pari a circa 73,5 milioni di euro, con un aumento del 6,3%.

Nel quadriennio 1998-2001 il tasso maggiore di crescita è stato registrato dalla Regione Lazio (+7%) e dalla Lombardia (+6,9%). Migliore è invece la situazione della Campania (+6,3%), dell'Emilia Romagna (+4,8%).
"Il buco nella spesa sanitaria è la conseguenza di precise scelte -scrive Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria newsletter settimanale- ed è fuori controllo nelle Regioni del centrodestra dove si è aperto indiscriminatamente al privato. Dove invece si sono applicate le riforme del centrosinistra la sanità funziona, e i conti sono sotto controllo.

In Toscana non solo abbiamo un bilancio in pareggio, ma investiamo nel comparto ospedaliero il 42% delle risorse (la Lombardia il 46 e la media nazionale è del 49), tutto il resto va alla prevenzione (in Toscana il 5%, mentre la Lombardia si ferma al 3,7 ed il Lazio al 2%) e, soprattutto, a rafforzare i servizi sul territorio. In questi anni abbiamo razionalizzato la spesa, eliminato doppioni, acquisti inutili, e responsabilizzato i centri di spesa. Nel settore della farmaceutica abbiamo preso iniziative per ridurre i consumi.

Abbiamo ridotto il numero delle Asl, da 42 a 12, e quello degli ospedali, da 92 a 40: oggi abbiamo meno ospedali ma più qualificati ed efficienti. Tutto ciò ci ha permesso di fare investimenti all'avanguardia come il nuovo ospedale di Viareggio".

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