FIRENZE- Una nuova legge sulla caccia che ristabilisca un equilibrio tra le esigenze di conservazione e quelle dell'attività venatoria, ma soprattutto un ripensamento della disciplina nel suo complesso. Questa la volontà della Regione Toscana ribadita ieri dall'assessore regionale all'agricoltura Tito Barbini nel suo intervento al congresso "La caccia in Toscana, bilancio e prospettive", che si è tenuto all'Auditorium del consiglio regionale della Regione Toscana.
"Oggi - ha sottolineato l'assessore - inizia un percorso per realizzare un processo di rinnovamento della caccia in Toscana.
Per questo, c'è l'esigenza di aprire un dialogo, un confronto ampio e costruttivo con tutti i soggetti interessati per ottenere una gestione faunistico venatoria sempre più coordinata ed efficace. È nostra intenzione attuare un processo di revisione per adeguare il quadro normantivo al nuovo assetto costituzionale derivante dalle legge 3/2001 e per dare pronte risposte alle esigenze di un settore in continua evoluzione. Lavoreremo per garantire e assicurare ai cittadini una gestione della caccia costruttiva ed omogenea e per fare questo è necessaria anche la collaborazione degli operatori".
"Entro il prossimo anno - ha concluso l'assessore - avremo una proposta di legge dove continuità di intenti, innovazione tecnica e crescita culturale andranno di pari passo con la possibilità di svolgere un corretto prelievo commisurato allo stato delle popolazioni selvatiche".
