Aumenta l'occupazione ma migliora la qualità del lavoro
Aumenta l'occupazione ma migliora anche la qualità del lavoro
Più posti per donne e laureati mentre aumenta la quota di extracomunitari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2002 19:07
Aumenta l'occupazione ma migliora la qualità del lavoro<BR>Aumenta l'occupazione ma migliora anche la qualità del lavoro<BR>Più posti per donne e laureati mentre aumenta la quota di extracomunitari

FIRENZE- Una riflessione sull’andamento del mercato del lavoro toscano negli anni dal 1999 al 2001 e una sottolineatura delle novità e delle tendenze emergenti negli ultimi anni, caratterizzati da un generale e progressivo miglioramento del trend della disoccupazione. Questo l’obiettivo delle due ricerche (Il mercato del lavoro, Rapporto 1999-2001 e L’occupazione femminile, Rapporto 2001) realizzate per la Regione, rispettivamente da Mauro Lombardi e Gianna Giannelli dell’Università di Firenze e presentate oggi al Palazzo dei Congressi nel corso di una mattinata di studi cui hanno preso parte l’assessore al lavoro Paolo Benesperi, l’assessore alla comunicazione e informazione Chiara Boni e le cui conclusioni sono state affidate all’ex parlamentare Maria Eletta Martini.
Il rapporto sul mercato del lavoro
Dal 1998 in poi il mercato del lavoro toscano vede tutti gli indicatori volgere progressivamente in positivo: il tasso di disoccupazione passa dal 7,8% registrato nel ’98 al 5,1% del 2001 (con valori che, nel secondo semestre dell’anno, sono stati inferiori al 5%: 4,9 a luglio e 4,8 ad ottobre 2001); diminuisce l’incidenza della disoccupazione di lunga durata, che passa dal 46,7% al 39,7%, di quella giovanile, che passa dal 21,9 al 16,9%, di quella femminile, cha passa dal 12,3 all’8%.
Diminuisce anche il divario territoriale all’interno della regione, tanto che nel 2001 nessuna provincia toscana presenta un tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale.

Nello stesso tempo, si affermano tendenze importanti come l’aumento dell’occupazione fra i laureati e, sia pure in misura minore, fra i diplomati, l’aumento di rapporti di lavoro a tempo determinato e part-time (che però nel corso del 2001 sembrano essere state positivamente riassorbite in forme di lavoro a tempo indeterminato), la crescita del fenomeno di posti vacanti, in genere riferiti a ad attività disagiate, non occupati da forza lavoro residente e quasi esclusivamente coperti, ormai, da lavoratori extracomunitari.

Nei distretti industriali di Prato e Arezzo, ad esempio, la forza lavoro extracomunitaria rappresenta circa il 20% del totale degli avviamenti al lavoro dipendente, mentre si affermano enclaves etniche che operano anche nel sistema d’impresa, come l’imprenditoria cinese nell’area pratese, che conta oltre 1700 aziende.
Nel corso del 2001 si è assistito a un riequilibrio dell’andamento occupazionale nei diversi settori: dopo alcuni anni di traino del terziario, l’anno si è chiuso con una ripresa nel settore industriale (+2,3%), in agricoltura (+4,5%) e una crescita più contenuta nel settore dei servizi (+1,5%).


L’occupazione femminile
Lo sviluppo del mercato del lavoro toscano poggia, negli ultimi anni, sulla crescita dell’occupazione femminile. Una crescita che non si ferma, così almeno indicano i dati del rapporto 2001. Fra il 1998 e il primo semestre del 2001 il mercato del lavoro toscano ha conosciuto una crescita consistente dell’occupazione: in questo quadro l’occupazione femminile aumenta di 53.000 unità, pari al 68% dell’incremento complessivo che è di 78.000 unità.

Nel 2001 la Toscana è stata, dopo il Veneto, la regione che ha visto l’incremento di maggiore entità.
Ma non è solo la quantità a migliorare. All’aumento della partecipazione al mercato del lavoro si affianca infatti un miglioramento della qualità dell’occupazione: dal 1999 al 2000 sono aumentate le donne dirigente e, in misura ancora maggiore, i quadri. Diminuiscono invcece le imprenditrici, mentre aumenta il part-time (anche se la Toscana resta sempre al di sotto dei livelli europei) con una incidenza del 20% sull’occupazione totale.



I commenti
"Grazie ai dati che emergono da queste ricerche possiamo dire che la Toscana non è più nella media italiana, ma figura nel gruppo delle regioni più dinamiche e avanzate del centro nord".Così l'assessore al lavoro della Regione Toscana Paolo Benesperi ha commentato i risultati delle due ricerche. L'assessore ha evidenziato tra l'altro la costante progressiva discesa del tasso di disoccupazione, oggi attestato intorno al 5 per cento, la notevole performance dell'occupazione femminile, la diminuzione della forbice tra la Toscana centrale e quella costiera, l'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato.

Il tutto senza dimenticare il lavoro che resta ancora da fare, vista la complessità del mondo del lavoro e le sfide sempre aperte per quanto riguarda la qualità dell'occupazione e il rispetto dei diritti. All'incremento dell'occupazione femminile ha dedicato il suo intervento l'assessore alla comunicazione Chiara Boni. "Aumenta l'occupazione - ha detto - e aumenta anche la qualità del lavoro femminile: più dirigenti, più quadri, insomma sempre di più ruoli di responsabilità, di impegno, di progettazione per le donne.

E questo è un segno positivo per l'intera società toscana: credo infatti che con l’aumento della quantità di donne che lavorano e con l’aumento della qualità del lavoro femminile, aumenti automaticamente la qualità del lavoro in generale, e di conseguenza anche la qualità della vita".

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