A Firenze giovani da tutto il mondo per discutere di pace

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2002 18:57
A Firenze giovani da tutto il mondo per discutere di pace

Giovani da tutto il mondo, dal 27 al 28 maggio, saranno a Firenze e Loppiano cittadella internazionale, interculturale ed interreligiosa del movimento dei Focolari, per discutere di pace. Indù, buddisti, cristiani, musulmani si divideranno in vari gruppi di lavoro, guidati da esperti, per approfondire in quali modi costruire concretamente la pace: nei rapporti tra le culture e le generazioni, nello sport, nella dimensione scolastica e formativa, nel campo della solidarietà promuovendo una "cultura del dare" contrapposta a quella dell'avere, nel campo dei mass media, della musica e della cultura giovanile.

La sera, nell'anfiteatro all'aperto, si alterneranno coreografie, musica, danze e contributi artistici dei ragazzi delle diverse religioni. La cerimonia conclusiva si terrà alle 16 di martedì prossimo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio nel corso della quale verrà anche consegnato il "Premio Ragazzi perla Pace" al reverendo Miyamoto, Presidente del Movimento buddista Myochikai, promotore della prima "Conference of children for Coming Generation". Saranno presenti il Sindaco Leonardo Domenici, il Presidente della Regione Claudio Martini e della Provincia Michele Gesualdi oltre ad altre personalità cittadine, ed esponenti del mondo politico.

«Firenze, da sempre città aperta al dialogo tra culture e religioni - ha spiegato la Presidente della commissione cultura Lavinia Balata Orsatti - vuole essere un punto di arrivo e di partenza non solo del percorso di pace proposto dai ragazzi, ma una tappa importante del dialogo costruttivo tra le giovani generazioni e le istituzioni. Vorremmo che la Firenze di la Pira, di Don Milani, di Balducci e di quanti hanno lavorato per un futuro di pace e dialogo, possa trovare oggi un momento di slancio creativo e profetico di respiro planetario».

«I giovani del movimento dei focolari - ha osservato Lorenzo Marzullo, Presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale - sono portatori di messaggi ricchi di contenuto e di valori umani. Viviamo oggi in un'epoca nella quale le differenze religiose scatenano conflitti violenti ma questi ragazzi, con la loro azione, gettano ponti nuovi tra popoli, culture e tradizioni diverse promuovendo sempre l'unità, il dialogo ed il confronto. Perciò oggi la pace non va solo auspicata ma anche realizzata giorno dopo giorno, con atti concreti da parte di ciascuno di noi».

«Oggi - ha sottolineato dal canto suo il Vicesindaco Giuseppe Matulli - sono proprio i giovani le prime vittime dei conflitti religiosi. Questa iniziativa, invece, oltre a proporre la religione come momento di unità, li porta alla ribalta come protagonisti in positivo e con un'attenzione particolare per il futuro».

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